Sono moltissime le risorse che il Governo sta promuovendo per far sì che i cittadini e i lavoratori italiani riescano ad avere accesso alla pensione prima di aver compiuto i 67 anni previsti dalla Legge Fornero. Ora però le cose sono cambiate!
Perché è importante andare in pensione prima di raggiungere i 67 anni?
La vita di una persona media si basa quasi prevalentemente sul lavoro in quanto si tratta di un’attività che si inizia a svolgere in giovane età e molto spesso si continua ad esercitare fino alla soglia della vecchiaia. Dopo aver raggiunto una certa età infatti, si ha diritto al trattamento pensionistico, un assegno che lo Stato concede con cadenza mensile affinché il pensionato possa continuare a ricevere una sorta di stipendio per vivere.
Ovviamente questo tipo di assegno non è uguale per tutti, in quanto si basa sul tipo di lavoro svolto e soprattutto sugli anni di contributi versati dal soggetto interessato. Purtroppo però, la Legge non è a favore del cittadino in quanto, al momento, viene concessa la possibilità di andare in pensione solo dopo aver raggiunto la soglia dei 67 anni.
Alcuni lavori risultano piuttosto pesanti e richiedono energie che dopo una certa età una persona non può più avere. Proprio per questo il Governo sta lavorando a delle riforme che possano in qualche modo far abbassare l’età pensionabile.
Le diverse ipotesi per accedere alla pensione anticipata
Una delle soluzioni che il Governo ha deciso di vagliare, riguarda l’Opzione donna. Si tratta di una risorsa fiscale che verrà concessa alle lavoratrici per permettere loro di andare in pensione prima del compimento dei 60 anni. Per accedere a questo sistema bisogna versare almeno 35 anni di contributi e aver compiuto 58 anni se si è lavoratrici dipendenti o 59 anni se invece si è in possesso di partita Iva.
Molto valido anche il concetto espresso dalla pensione anticipata: la Legge Fornero infatti, prevede che si possa andare in pensione una volta raggiunti i 67 anni di età e dopo aver versato almeno 20 anni di contributi. In questo caso invece, è possibile andare in pensione laddove si siano maturati almeno 42 anni e 10 mesi di contributi, a prescindere dall’età del lavoratore o della lavoratrice.
Lo stesso discorso è rappresentato dall’opzione indicata come Quota 41. La Legge di Bilancio emanata nel 2002 ha infatti previsto come sia possibile andare in pensione una volta compiuti i 62 anni di età e dopo versato almeno 38 anni di contributi. Questo potrebbe cambiare di qui a breve, in quanto si parla di un nuovo sistema, il quale permetterebbe ai lavoratori di accedere al trattamento pensionistico dopo aver compiuto i 60 anni di età.
Si tratta quindi di una risorsa flessibile che potrebbe aiutare molti lavoratori e far sì che questi non continuino a svolgere un lavoro usurante fino alla soglia dei 70 anni. Il Governo sta comunque lavorando a delle modifiche dell’ultimo minuto, le quali potrebbero far variare ancora una volta tutti i criteri per accedere a questo tipo di sovvenzione fiscale.
Eravate a conoscenza dei vari metodi per avere accesso alla pensione anticipata? Qual è il vostro pensiero in merito agli interventi promossi dal Governo? A voi i commenti!