• Ven. Nov 22nd, 2024

Chiara Ferragni Nei Guai: Arriva La Multa Dall’Antitrust!

Nuova maxi multa quella che l’Antitrust avrebbe indirizzato all’influencer italiana più amata e seguita di sempre. L’imprenditrice digitale Chiara Ferragni sarebbe accusata di diverse scorrettezze relative alle sue pratiche commerciali. Ecco quali.

 

Chiara Ferragni multata senza pietà: la motivazione è sconvolgente

La bella Chiara Ferragni è sempre al centro dell’attenzione mediatica e negli anni l’affascinante influencer ha riscosso un successo inaudito. Questa volta però la situazione è del tutto diversa, in quanto la donna, o meglio le sue società, avrebbero commesso diverse scorrettezze nella messa in pratica delle loro azioni commerciali.

Oggetto della discussione e delle attenzioni dell’Antitrust il famosissimo Pandoro Pink Christmas Ferragni che l’anno scorso ha comportato un boom delle vendite sotto Natale. La motivazione sarebbe legata al fatto che, secondo la stessa Chiara, il ricavato della vendita di questi dolci sarebbe andato all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Questo è da sempre uno dei migliori per quanto riguarda le cure pediatriche.

Fin qui nulla di male, anzi. Si tratta di un gesto molto nobile che non tutti sono disposti a fare. Peccato che, secondo quanto dichiarato dall’Antitrust, le cose non siano andate in questo modo, in quanto solo la Balocco avrebbe donato 50 mila euro all’azienda ospedaliera. Chiara Ferragni avrebbe quindi guadagnato molto di più da questa iniziativa, circa 1 milione di euro. Che fine hanno fatto tutti questi soldi?

L’accusa dell’Antitrust verso Chiara Ferragni

Le autorità appartenenti all’Antitrust hanno deciso di compiere una serie di indagini volte a scoprire la verità dei fatti su tutta questa storia. Al momento sono state denunciate TBS Crew e Fenice, ma anche Chiara Ferragni stessa. Quest’ultima ha inoltre subito una sanzione piuttosto consistente in quanto dovrà pagare una multa di 675 mila euro. Stessa sorte per quanto riguarda la nota azienda dolciaria Balocco, che dovrà pagare 420 mila euro per quanto accaduto.

La motivazione di questa scelta sarebbe legata al fatto che l’azienda avrebbe avviato pratiche commerciali scorrette per pubblicizzare l’edizione limitata del pandoro della Ferragni. In molti avrebbero provveduto ad acquistare il dolce in questione solo perché sapevano di contribuire a una giusta causa e questo rientra quindi nel settore della pubblicità ingannevole. Nessuna delle aziende implicate nel contratto avrebbe contribuito a versare quanto dovuto al nosocomio torinese.

Non è giusto far credere alle persone determinate cose solo con lo scopo di vendere. Solamente la Balocco sembra aver prestato fede al patto, anche se la donazione in questione era stata fatta in precedenza. Non sembrerebbe, dunque, presente alcun tipo di correlazione tra questa decisione e l’iniziativa benefica della quale si è fatta portavoce la Ferragni stessa.

Del resto è stata diffusa una grande strategia di marketing atta a vendere questo dolce, non solo in tv ma anche sui social. I consumatori avrebbero quindi deciso di spendere di più solo per contribuire ad una buona causa. Il marketing ha invece puntato su questa buona causa per limitare la possibilità di scelta nei clienti stessi, i quali si sono sentiti come vincolati nell’acquisto del prodotto.

Anche Codacons ha fatto sapere che provvederà ad avviare un’indagine volta a smascherare la Ferragni e la Balocco, obbligando le due parti a rimborsare il costo del prodotto a tutti coloro che hanno deciso di prendere parte a quest’opera di beneficienza fittizia. Sembra inoltre che si vogliano intraprendere delle azioni legali contro i social che pubblicizzano queste iniziative ma non provvedono a verificarle fino in fondo. Nel frattempo le parti tirate in causa cercano di dare le loro giustificazioni in merito, ma al momento non possiamo far altro che attendere per scoprire quale sarà la verità. Che cosa ne pensate? A voi i commenti!