Sono passati più di 40 giorni da quando Putin ha deciso di invadere l’Ucraina. Ora sempre più soldati Russi stanno decidendo di disertare, aggirando la legge. Scopriamo perchè l’esercito di Putin si rifiuta di obbedire agli ordini.
Guerra Russia- Ucraina: i soldati possono opporsi al conflitto
Negli ultimi giorni, moltissimi soldati dell’esercito russo hanno deciso di opporsi alla dittatura di Putin. Essi non hanno più intenzione di proseguire nelle torture ai danni dei civili ucraini.
Questa è stata la decisione che ha portato il Premier a licenziare o a punire molti militari russi. I primi a disertare il proprio esercito sono stati proprio quelli appartenenti alla Guardia Nazionale Russa. I 12 ufficiali dell’esercito di Rosgvardia che hanno osato ribellarsi a Putin, sono stati per l’appunto licenziati.
A quanto pare però, il licenziamento sarebbe illegittimo, in quanto i “disertori” sarebbero tutelati dalla legge. L’avvocato russo Mikhail Benjash ha dichiarato che i soldati potrebbero opporsi al loro volere solo in caso di situazioni di emergenza.
A oggi, nessuna di queste posizioni è stata rilevata e, quindi, ogni membro dell’esercito può svolgere determinate mansioni solamente se le condivide.
Il pensiero di Putin in merito alla volontà dell’esercito
Questo aspetto ha messo in difficoltà Vladimir Putin, che ha denominato questo conflitto “operazione militare speciale” senza i presupposti per farlo. Proprio nelle ultime ore, il Premier russo si è ritrovato a dover gestire delle situazioni che non aveva preventivato al momento dello scoppio del conflitto.
L’esercito del Presidente russo ha subito molte perdite e la posizione dei disertori non ha fatto altro che indebolirlo. Le disposizioni del Premier dovrebbero essere rispettate alla lettera solo se condivise dalla legge marziale.
Attualmente questa non ha trovato alcun consenso con l’iniziativa di Putin e quindi ogni soldato può decidere se partire alla volta dell’Ucraina oppure evitare il conflitto bellico.
Ancora una volta quindi, Putin si ritroverà a gestire una situazione più grande di lui. Gli orrori degli ultimi giorni non hanno fatto altro che inasprire i rapporti fra le due fazioni.
Anche i paesi della Nato continuano a tempestare la Russia di sanzioni, facendo di tutto per porre fine alla guerra nel minor tempo possibile.
Qual è la posizione dell’Italia in merito al conflitto?
L’Italia si è sempre dimostrata ostile nei confronti della Russia in seguito all’invasione della Nazione ucraina.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas, la penisola italiana sta per suggellare un contratto con l’Algeria, in modo da non dipendere dalla Russia.
Il Cremlino ha infatti imposto che chiunque volesse beneficiare delle proprie materie prime, avrebbe dovuto provvedere al pagamento in rubli. Ancora una volta quindi, Vladimir Putin ha fatto terra bruciata intorno alla sua nazione, senza rivelarsi pentito delle sue scelte.
L’Italia rimane invece fedele al Patto Atlantico, definendosi pronta ad agire nel caso in cui uno dei paesi membri della Nato venisse colpito dalla Russia.
Come si comporterà Putin nei confronti dei disertori volontari? Riuscirà il Premier russo a trovare un escamotage per continuare questa guerra inutile ed insensata?