Un uomo è stato recentemente truffato su internet con un modo alquanto ingegnoso. È successo l’impensabile. Ecco che cosa è accaduto!
La Procura di Siena ha avviato un’indagine per istigazione al suicidio in relazione alla morte di Simone Casini, un uomo di 43 anni trovato impiccato all’interno del suo camion in una piazzola a Isola d’Arbia. Casini avrebbe avuto una relazione online per otto anni con una donna poi rivelatasi inesistente, alla quale avrebbe versato circa 70mila euro.
A quasi due anni dalla sua morte, i genitori di Casini non si sono mai arresi, chiedendo ulteriori analisi, non credendo mai al gesto volontario del figlio. Secondo le ultime notizie, le indagini hanno portato all’identificazione certa della persona dietro i profili virtuali con cui Casini aveva intrattenuto frequentazioni telematiche e telefoniche. Gli inquirenti hanno comunicato che, al momento, non sono emersi elementi che possano far ipotizzare la sussistenza di altri reati, in particolare non sono emerse condotte connotate dal fine di profitto, ma le indagini continuano per ulteriori approfondimenti.
Il riferimento è alla relazione online che l’uomo avrebbe avuto per otto anni con una presunta donna spagnola di 28 anni chiamata Enriquetta, che però non esisteva. Nonostante ciò, Casini avrebbe consegnato circa 70mila euro a lei o al suo profilo.
I genitori di Casini, assistiti dall’avvocato Enrico Valentini, sono stati ascoltati in procura. Il padre ha dichiarato: “La nostra convinzione è che sia stato ammazzato e poi impiccato”, chiedendo anche la riesumazione della salma. Al momento della morte, sul corpo del 43enne non fu effettuata alcuna autopsia né il camion fu sequestrato. Inoltre, tutti i profili social legati a Enriquetta sarebbero scomparsi dopo la morte di Casini. Tra gli interrogativi dei familiari, esposti anche alla trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, c’è la scomparsa di un cellulare. Le indagini continuano.
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