• Gio. Nov 21st, 2024

Tragedia Com La Tuta Alare: Si Lancia… Poi Lo Schianto!

Sulla conca di Bolzano nessuno aveva mai osato lanciarsi per questioni di bravura o di rischio estremo. Un giovane si è lanciato con la tuta alare. Cosa è successo?

 

Conca di Bolzano, una sfida: un ragazzo si lancia con la tuta alare

Nessuno si era mai azzardato a lanciarsi sulla conca di Bolzano, dalle rovine di Castel Greifenstein. L’impresa prevede una certa abilità e bravura e il rischio è davvero estremo.

Un ragazzo altoatesino ha accettato la sfida tentando il volo con la tuta alare, intenzionato a volare sulla conca di Bolzano. Questo sogno si è tradotto in una prodezza che gli è costata la vita.

Molto probabilmente, si è lanciato dalla torre in rovina del castello, in zona San Genesio, deciso ad atterrare nella valle dell’Adige a Settequerce.

Un testimone ha raccontato che il ragazzo si era lanciato con la tuta alare in direzione dell’ospedale di Bolzano. Quasi sicuramente era lì che voleva atterrare col paracadute, in uno dei campi.

Purtroppo, la tuta alare non si è aperta e neanche il paracadute di emergenza. E’ precipitato nel bosco ad alcune decine di metri sotto il sentiero che porta da Settequerce a Castel Greifenstein. E’ morto schiantandosi al suolo in quel volo fatale in montagna.

Il soccorso alpino e le indagini

Sono intervenuti il soccorso alpino di Cai e Avs con tanto di elicottero Aiuto Alpin Dolomites.

Il cadavere del ragazzo è stato ritrovato e recuperato con il verricello dall’elicottero della Guardia di Finanza per, poi, essere trasportato al vicino ospedale.

Sono in corso le indagini dei Carabinieri per ricostruire la dinamica dei fatti. I militari hanno effettuato i rilievi.

Le vittime di uno sport estremo

Lo sport estremo praticato da questo ragazzo è un’evoluzione ancora più rischiosa del base jumping.

Lo scorso 24 agosto, in Svizzera, ha fatto un’altra vittima. Un uomo lanciatosi con la tuta alare dal Dent de Morcles, sulle Alpi svizzere, risultava disperso. Partendo da una quota di 2.800 metri, dopo aver aperto il paracadute, sarebbe dovuto atterrare nella piana di Collonges. Non ha raggiunto il suo obiettivo e un suo amico ha lanciato l’allarme. Dopo due giorni, il suo cadavere è stato ritrovato in un torrente.

Un’altra vittima è un ragazzo bresciano di 30 anni. E’ deceduto mentre scalava nella zona Corno delle Granate, in Vallecamonica. Precipitando da 100 metri di altezza, è finito in un canalone. Il corpo senza vita è stato recuperato dal soccorso alpino.

Che ne pensate degli sport estremi? A voi i commenti!