Ancora una volta un triste fatto di cronaca ha catturato l’attenzione dei cittadini italiani. Il 16 Settembre un velivolo delle Frecce Tricolori si è schiantato al suolo travolgendo una famiglia e uccidendo una bambina di 5 anni. Ma che cosa è realmente successo? Ecco cosa sappiamo!
Velivolo si schianta al suolo: colpita una famiglia
La brutta notizia è stata diffusa nel pomeriggio di Sabato 16 Settembre. In teoria quella sarebbe dovuta essere una data molto felice per gli italiani, in quanto ricorreva il Centenario dell’Aeronautica Militare. Per questo motivo era stata allestita una celebrazione che avrebbe visto volare nel cielo diversi velivoli appartenenti alle Frecce Tricolori.
Tutto è però sfociato nella tragedia quando uno degli aerei in questione ha cominciato a dimostrare alcune anomalie. Alla fine il velivolo ha perso quota, si è schiantato al suolo e, a seguito dell’esplosione, ha travolto una famiglia che percorreva il tratto di strada interessato a bordo della propria automobile. Ad essere colpiti due genitori e i loro due figli.
I feriti sono stati subito soccorsi: il bambino di 12 anni avrebbe riportato ustioni sul 30% del corpo, mentre la situazione sarebbe meno grave per i genitori. Non c’è stato nulla da fare, invece, per la piccola di 5 anni la quale, a seguito dell’impatto, avrebbe riportato delle ferite troppo gravi per poter sopravvivere. Anche il pilota è stato trasportato d’urgenza all’ospedale. Oscar Del Dò, questo è il suo nome, è riuscito ad evitare la morte in quanto si è accorto del malfunzionamento del velivolo e ha quindi pigiato l’espulsione dalla cabina un attimo prima che avvenisse l’impatto.
Per quale motivo si è verificato l’incidente aereo?
Questo evento così sconcertante e drammatico si è verificato a Torino, più precisamente a Caselle dove sorge uno degli aeroporti più importanti d’Italia. Le Frecce Tricolori avevano deciso di decollare al fine di raggiungere Vercelli e dar vita al loro spettacolo artistico. Ovviamente tutto è stato annullato a seguito dell’incidente e alla fine anche il capo della Procura di Ivrea, Gabriella Viglione, si è recata sul luogo del sinistro.
Al momento le indagini vertono sul filone dell’omicidio colposo e del disastro aereo, ma è importante recuperare le registrazioni della scatola nera per avere informazioni più precise su quanto accaduto. Sicuramente il nome del pilota comparirà nella lista degli indagati e poi si procederà ad effettuare tutti quegli accertamenti tecnici che avrebbero potuto individuare anomalie nel funzionamento del mezzo.
Alcuni esperti sostengono che la causa dell’incidente possa essere imputabile al cosiddetto Bird strike. Capita spesso che durante le manovre di volo il velivolo possa scontrarsi con degli stormi di uccelli, alcuni dei quali potrebbero perfino introdursi all’interno del motore dell’aereo. La Freccia Tricolore, che rispondeva al nome di Pony 4, avrebbe dovuto essere il quarto velivolo a comporre l’ala di sinistra. Il pilota avrebbe però prontamente comunicato dei malfunzionamenti a carico del motore subito dopo il decollo. Avrebbe poi fatto di tutto per far rientrare l’emergenza e avrebbe guidato Pony 4 verso dei campi onde evitare di farlo precipitare sulle case.
Questo è il motivo per cui l’uomo si è diretto verso San Francesco al Campo, località presso la quale stava transitando la sfortunata famigliola coinvolta nel sinistro. A seguito dell’impatto col suolo il mezzo è esploso e le fiamme hanno colpito le quattro persone. Il piccolo è stato ricoverato al Regina Margherita mentre la madre al CTO. Entrambi hanno riportato diverse bruciature mentre il padre sembra essere quello meno grave di tutti. Ovviamente lo Stato ha predisposto un supporto psicologico per la famiglia, la quale non si deve sentire in alcun modo responsabile di quanto accaduto alla bambina.
Qual è il vostro pensiero in merito a questo triste fatto di cronaca nera? A voi i commenti!