Vito Lo Iacono, youtuber coinvolto nell’incidente di Casalpalocco, appare sereno in un video Instagram, nonostante le polemiche seguite al drammatico evento che ha coinvolto il suo gruppo, The Borderline.
Cantando e apparentemente felice e tranquillo, Vito Lo Iacono, noto come Er Motosega, uno degli youtuber coinvolti nel tragico incidente di Casalpalocco che ha causato la morte del giovane Manuel Proietti, ha condiviso una storia sul suo profilo Instagram. Accompagnato dalla sua ragazza, l’influencer Gaia Cascino, e situato sulla riva di un fiume – la cui ubicazione, Italia o estero, non è chiara – intona il brano Sorriso di Calcutta. Nonostante il devastante incidente e le conseguenti polemiche intense riguardo alle audaci sfide proposte dai The Borderline, il gruppo di youtuber di cui faceva parte, sembra tranquillo e a suo agio, con un romantico “Ti amo” sullo sfondo.
Lo Iacono ha avuto un ruolo nelle polemiche, postando sui social media un tentativo di difendersi dall’incidente solo poche ore dopo che è accaduto. Ha scritto: “Il trauma che sto vivendo è indescrivibile, voglio solo far sapere che non ero alla guida e che sto vicino alla famiglia della vittima”, suscitando una reazione negativa. Il 14 giugno, lui era uno dei passeggeri della Lamborghini Urus guidata dal leader del gruppo, Matteo Di Pietro, accusato di omicidio stradale per aver colpito a 124 km/h la Smart guidata dalla madre di Manuel. Il gruppo stava girando una “challenge”, una sfida di resistenza di 50 ore in Lamborghini, correndo per le strade del quartiere in cerca di like e sponsorizzazioni.
Proprio Vito Lo Iacono, in un video pubblicato poco prima dell’incidente, aveva descritto l’essenza di quella pericolosa sfida con un commento che risuona sinistramente alla luce degli eventi successivi: “Questa macchina va più veloce di un fulmine… Dove pensi di andare con quella Smart, la tua macchina costa 300 euro al supermercato”. Secondo testimoni oculari, lui e gli altri ragazzi avrebbero filmato le auto distrutte e riso aspettando l’arrivo della polizia, un comportamento che ha provocato una rissa con i genitori presenti.
Questo tragico incidente e le sue conseguenze rappresentano un momento di riflessione cruciale, non solo per gli individui coinvolti, ma per la società nel suo complesso. La nostra cultura sempre più digitalizzata, che premia la visibilità online e l’audacia, può incoraggiare comportamenti estremi e pericolosi, specialmente tra i giovani.
È fondamentale considerare il peso e l’impatto che le nostre azioni possono avere, sia nel mondo virtuale che in quello reale. L’incidente di Casalpalocco è un brutale promemoria del fatto che le sfide e le provocazioni online possono avere conseguenze reali, talvolta fatali. In quest’era di connessione globale e interazione digitale, è di vitale importanza ricordare il valore della sicurezza, del rispetto per gli altri e della responsabilità personale.
Come società, dobbiamo considerare come possiamo educare meglio i giovani a navigare nel mondo digitale, riconoscendo le sue trappole e i suoi pericoli. Dobbiamo garantire che i valori fondamentali di rispetto della vita e della sicurezza non vengano persi nella corsa all’audacia e alla visibilità. Non possiamo dimenticare che dietro ogni “like” e visualizzazione c’è una persona reale con una vita reale. E quella vita ha un valore inestimabile, che nessuna quantità di popolarità online può eguagliare.