Un’eventuale guerra tra la Russia di Putin e l’Ucraina di Zelensky porterebbe tragiche conseguenze non solo a livello militare, ma anche economico. La dipendenza italiana dal gas russo potrebbe essere un ulteriore fattore di crisi, che sommato al caro bollette si tradurrebbe in una grave conseguenza.
Se l’esercito Russo invaderà l’Ucraina orientale del Donbass, le sanzioni europee e americane sarebbero molto forti; in aggiunta, la Russia potrebbe decidere di tagliare del tutto le forniture di gas naturale all’Italia e non solo. In questo modo si avrebbero dei nuovi aumenti sulle bollette e alcuni contenimenti dei consumi. Al momento il presidente ucraino ha detto di ritenere che “non ci sarà una guerra” con la Russia. Ma ovviamente la situazione potrebbe cambiare in un minuto, e in caso di guerra tra Russia e Ucraina sarebbero dolori anche per l’economia italiana. Oltre al gas, il problema riguarda anche il petrolio, aumentato di 100 dollari al barile dopo la decisione di Putin di riconoscere l’indipendenza di Donetsk e Lugansk.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, firmerà un ordine esecutivo che proibisce nuovi investimenti nelle repubbliche di Donetsk e Luhansk. Lo comunica la Casa Bianca, secondo cui questo ordine darà anche l’autorità di “imporre sanzioni su ogni persona determinata a operare in quelle aree dell’Ucraina”; stessa cosa accadrà in Francia e in Germania. Biden, Scholz e Macron hanno anche “convenuto che questo passo unilaterale da parte della Russia è una chiara violazione degli accordi di Minsk. Germania, Francia e Stati Uniti hanno condannato aspramente la decisione del presidente russo. Questo passo non rimarrà senza risposta”.
L’Unione Europea e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione in solidarietà con l’Ucraina. Così si legge su twitter, nei profili di Charles Michel, presidente del Consiglio Europeo, e di Ursula von der Leyen. “Qualsiasi aggressione all’Ucraina avrà una risposta forte da parte dell’Unione Europea. Questo vale anche per la Bielorussia, se un attacco dovesse essere condotto a partire dal suo territorio o con il suo coinvolgimento”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante dell’UE Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles.
Questa decisione della Russia no è vista di buon occhio nemmeno dall’ONU. In una nota infatti, il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, afferma che essa “viola l’integrità territoriale dell’Ucraina”. Così come l’ONU, anche l’Italia interviene in merito. Il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dichiara infatti che “l’Italia continua a sostenere l’integrità e la piena sovranità dell’Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti. L’Italia è in costante contatto con i partner europei e atlantici per coordinare la risposta all’annuncio del Presidente della Federazione Russa. Il governo italiano è pronto a riferire in Aula”.
Immediate le reazioni delle forze politiche italiane, che hanno chiesto un’apposita seduta di Camera e Senato per discutere l’evolversi della situazione. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ovviamente in queste ore sta seguendo gli sviluppi della crisi ed è pronto a riferire in Parlamento. Sembra assurdo parlare di una Terza Guerra Mondiale, eppure è quello che potrebbe accadere se scoppiasse uno scontro armato nel continente asiatico.