Attimi di pura paura per alcuni ragazzi che avevano affittato una villetta per le vacanze. I giovani in questione hanno ricevuto sgraditi ospiti, dei rapinatori pronti a rubare tutto!
Rapina a Corvetto: arrestati 4 giovani di seconda generazione
Cinque ragazzi e due ragazze sono stati aggrediti in una villetta di Via San Dionigi, in zona Corvetto a Milano. I ragazzi avevano affittato l’abitazione sulla piattaforma Airbnb per trascorrere insieme il fine settimana nel capoluogo meneghino, in occasione della Fashion week. Alle prime luci dell’alba di Domenica 24 Settembre, 4 individui con i volti coperti da passamontagna e armati di un grosso coltello da cucina e un tirapugni hanno fatto irruzione nella villetta. I malviventi sono entrati dalla finestra del bagno, svegliando gli inquilini e minacciandoli.
Hanno, quindi, intimato loro di consegnare tutto ciò che avevano. Uno dei sette ragazzi sarebbe riuscito a fuggire dall’abitazione e a chiedere aiuto a un passante. Questo avrebbe allertato subito il 112. Erano circa le 9 del mattino quando la villetta è stata circondata dagli equipaggi dell‘Ufficio Prevenzione Generale della Questura e del Commissariato Scalo Romana. I poliziotti sono entrati nelle abitazioni e hanno arrestato i quattro rapinatori: tre di loro si erano nascosti nelle camere da letto, uno si era rintanato in bagno. Gli agenti hanno recuperato la refurtiva e sequestrato il coltello da cucina, il tirapugni e i passamontagna. Uno degli inquilini ha riportato una ferita lieve al sopracciglio sinistro ed è stato trasportato al Fatebene Fratelli per essere medicato.
Milano: dilaga il fenomeno delle baby gang
I rapinatori sono tutti giovanissimi: si tratta di due diciannovenni, un diciottenne e un ventunenne del quartiere San Siro. Tutti con diversi precedenti alle spalle. Milano sembrerebbe essere la città italiana dove si registrano più scippi, rapine, furti, risse e aggressioni. I reati avvengono sia in centro che alla periferia della città, ma alcune zone sono considerate più pericolose delle altre. Tra queste Quarto Oggiaro, Corvetto e San Siro, dove si registra una notevole presenza di baby gang.
Il più delle volte si tratta di adolescenti che riproducono i delitti tipici della microcriminalità organizzata. Sempre più spesso questi ragazzi usano armi bianche, cercando di affermarsi con violenza e prepotenza. L’elemento che dà loro forza è proprio il gruppo che li spinge a confrontarsi con i nemici. Nemici che, generalmente, fanno parte di un altro quartiere o che si vestono in modo diverso da loro. Ciò farebbe scaturire la necessità di un comportamento illegale, volto a esprimere il potere con la delinquenza.
Nella maggior parte dei casi i membri delle baby gang vivono ai margini della società e sono attratti dal mondo criminale. Si tratta di un dato preoccupante, considerando anche che i reati commessi sono diventati sempre più social. I giovani delinquenti si vantano delle loro azioni legali diffondendole su Instagram o TikTok. Ciò contribuirebbe a mutare la percezione della sicurezza in una metropoli come Milano. Quello delle baby gang è un fenomeno in continua crescita.
Per contrastarlo occorrerebbe trovare delle soluzioni preventive, a partire dal ruolo genitoriale delle famiglie. A questo andrebbe aggiunto il percorso scolastico, durante il quale i ragazzi iniziano a relazionarsi con gli altri. L’intervento di personale specializzato e competente completerebbe il quadro di prevenzione. Non bisognerebbe, quindi, attendere che i ragazzi arrivino in carcere o nelle comunità per avviare un percorso di recupero. Siete d’accordo anche voi?