Dopo l’arresto della moglie e della suocera, Aboubakar Soumahoro non si è più presentato in Parlamento, non risponde nemmeno al cellulare e non ha più aperto Whatsapp. Che fine avrà fatto? Scopriamolo insieme.
Il vittimismo di Soumahoro: cosa dicono i vicini
Fabrizio Roncone, sul Corriere della Sera ha commentato lo stile di vita della moglie e della suocera dell’onorevole Soumahoro. Il giornalista ritiene praticamente impossibile che il deputato non si sia accorto di tanto sfarzo, definendolo istrionico, simpatico e vittimista. Considerato dalla stampa di Sinistra il vero e unico anti Salvini, oggi è soltanto un compagno scomodo. Soumahoro è praticamente scomparso, senza lasciare alcuna traccia. Nemmeno coloro che l’hanno candidato, ovvero Bonelli e Fratoianni, hanno notizie in merito. Certo, lo scandalo Coop ha inciso molto, facendo emergere i lussi privati della moglie Liliane e della suocera Marie Therese.
Le due donne avrebbero, infatti, utilizzato gran parte dei fondi pubblici destinati ai migranti per comprare abbigliamento firmato, frequentando anche hotel e ristoranti di lusso. È impossibile non domandarsi come il deputato non si sia reso conto di cosa stesse accadendo. Proprio il giornalista del Corriere della Sera ricorda l’ingresso dell’onorevole a Montecitorio. Soumahoro in quell’occasione entrò alzando il pugno chiuso e indossando un paio di stivali infangati. Nessuno notò che forse erano di Prada, sottolinea Roncone, che ha cercato il parlamentare dappertutto, anche a casa.
Parliamo di una villetta a due piani nei pressi di Casal Palocco nella periferia sud ovest di Roma. È questa la casa che Soumahoro avrebbe comprato con i guadagni del suo primo libro: molto improbabile poiché gli editori pagano pochissimo gli scrittori esordienti. I vicini dicono che conoscono sia Liliane che Aboubakar. Lei è una persona di poche parole, che però indossa abiti di lusso per andare al supermercato. L’onorevole, invece, ha sempre ripetuto che lo vogliono morto e che vorrebbero farlo tornare in Africa, celando una sorta di vittimismo.
Scandalo Coop: indagate la moglie e la suocera di Soumahoro
Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria che ha coinvolto la moglie e la suocera di Soumahoro, Giuseppe Molfese ha dichiarato nelle 152 pagine dell’ordinanza di aver svolto indagini su una struttura delinquenziale organizzata a livello familiare. È importante ricordare che l’onorevole non è indagato e che su di lui non pende alcun capo di accusa. La moglie e la suocera, attualmente ai domiciliari, dovranno, invece, rispondere dei reati di bancarotta
fraudolenta patrimoniale, auto riciclaggio e frode.
I dipendenti delle cooperative Karibù e Consorzio AID, inoltre, sarebbero ancora in attesa dei salari arretrati. Si parla di oltre 400mila euro. Per non parlare della fatiscenza delle strutture che ospitavano i migranti, ridotti a vivere in ambienti malsani e in condizioni poco dignitose con scarsità di acqua e di cibo. Possibile che l’onorevole Soumahoro non abbia mai notato il tenore di vita della sua consorte e che non sapesse nulla dei suoi affari? A voi i commenti!