• Gio. Nov 21st, 2024

La Russia Di Putin: Il Taglio Del Gas!

Il gas è un argomento che sta toccando tutta l’Europa in maniera non del tutto indifferente. Questo perché, oltre a poterne disporre in quantità limitata, il suo prezzo ha raggiunto dei picchi che prevedono un rialzo di circa il 10%. Nelle prossime ore, ulteriori tagli verranno effettuati sulle quantità di gas provenienti dalla Russia!

 

In costante aumento il prezzo del gas

Il gas è una risorsa naturale di cui non si può proprio fare a meno, ma che negli ultimi periodi sta facendo discutere tutti i Paesi europei.

Il costo di questa preziosissima risorsa sta volando alle stelle, tanto che non solo i Paesi vivono una grande fica difficoltà nell’acquistare questo prodotto ma, in seguito agli ultimi tagli, hanno accesso a poche quantità, estremamente ridotte verso il passato.

Il motivo di questi tagli sarebbe legato alla chiusura dell’oleodotto Nord Stream 1 di Gazprom che, a quanto pare, avrebbe bisogno di alcuni interventi che richiederanno l’annullamento delle operazioni per le prossime settimane.

Gazprom e i rapporti con la Siemens

Sulla base di quanto dichiarato, la decisione di interrompere il funzionamento dell’oleodotto sarebbe legato all’efficienza di una turbina a gas targata Siemens. La ditta russa avrebbe ricevuto alcune certificazioni della società canadese della Siemens, dichiarando che è necessario intervenire onde evitare di cadere in rischi più pericolosi.

Ovviamente rimangono aperte tutte quelle domande che collegano l’operato di Gazprom alle sanzioni che i vari Paesi hanno inflitto alla Russia. Se così fosse infatti, la Russia non avrebbe modo di portare a termine alcun patto commerciale con gli altri Paesi del mondo, compreso il Canada, l’unico in grado di offrirli i pezzi di ricambio.

Ecco perché la riparazione dell’oleodotto potrebbe richiedere moltissimo tempo e non è nemmeno detto che questa possa avvenire nell’immediato, a giudicare dalla situazione attuale.

La Russia e la commercializzazione di gas con la Cina

Qualche ora fa è stato però scoperto che queste anomalie non si sono rivelate per quanto riguarda il commercio del gas russo in Cina.

In questo caso la situazione è ben diversa, in quanto i due Paesi sembrano condividere diversi punti di vista e per questo hanno dato vita ad una nuova alleanza.

Le due Nazioni riuscirebbero ad esportare e ad importare il gas attraverso un gasdotto denominato Power of Siberia. Questo, nel solo mese di luglio, ha rilevato che le quantità di gas consegnate dai russi ai cinesi hanno superato abbondantemente le quantità giornaliere previste dal contratto.

Ovviamente non si conoscono i dettagli di questa nuova alleanza ma, quasi sicuramente, le due Nazioni hanno di che spartire e la commercializzazione del gas russo è solamente il primo aspetto da prendere in considerazione.

Allo stesso tempo, alcuni Paesi europei hanno cercato altre Nazioni in grado di fornirgli le giuste quantità di gas, come ad esempio l’Algeria. Oltre a questo i leader di queste Nazioni si sono dichiarate pronti a intraprendere nuove campagne in grado di fornire risorse rinnovabili ed eco sostenibili.

Sarà possibile riprendere il commercio di gas con la Russia o i Paesi europei dovranno trovare altri fornitori in maniera permanente? A voi i commenti!