Le trattative tra Mosca e Kiev sembrano essere in stallo e la pace molto lontana da raggiungere. Molte persone pensano che le due Nazioni non riusciranno mai a trovare un punto d’accordo, poiché nessuna di loro è intenzionata a porre fine al conflitto. Ecco che cosa sta succedendo in merito ai negoziati di pace tra Ucraina e Russia.
Guerra Russia-Ucraina: il punto di vista delle due Nazioni
Trovare un compromesso che permetta all’Ucraina e alla Russia di fare pace non è certo facile, poiché nessuna delle due fazioni sembra essere disposta a cedere. Vladimir Putin ha dichiarato che, a detta sua, l’Ucraina non intende procedere all’adozione di negoziati di pace.
Per Zelensky invece, raggiungere un accordo non è così scontato, poiché la Russia ha commesso gravi crimini di guerra contro il popolo ucraino.
Le due Nazioni si dicono disposte a cedere solamente laddove la controparte sia pronta ad accettare alcuni compromessi. Purtroppo nessuno dei due premier è disposto a questo.
Negoziati di pace tra Russia e Ucraina: sono davvero possibili da raggiungere?
A oggi, sono davvero molto basse le possibilità che facciano ipotizzare la fine del conflitto ricorrendo ad un trattato di pace. Questo perché nessuna delle due Nazioni vuole sottomettersi all’altra, in quanto entrambe restie ad accettare dei compromessi.
Sia l’Ucraina che la Russia sono infatti convinte di poter vincere questo conflitto ed è per questa ragione che continuano a mantenere salda la loro posizione.
Nonostante le ostilità, è fondamentale che i due territori riescano a trovare una via di fuga da questa situazione, improntando le loro diatribe sul dialogo. I negoziati tra le due capitali sono aperti da diversi giorni, ma nessuno di questi ha mai portato a dei risultati concreti.
Nemmeno gli altri Paesi del mondo sono riusciti a istituire un regime di pace tra le potenze guidate da Putin e da Zelensky.
Le figure dei mediatori neutrali e non neutrali possono servire?
Per tentare di risolvere il problema, le due fazioni avrebbero bisogno di istituire la presenza di un mediatore integerrimo e neutrale, che le possa in qualche modo indirizzare sulla via della pace.
Questo incarico però, potrebbe essere assegnato anche ad un mediatore non neutrale, ovvero una persona che, pur riconoscendosi in una delle due ideologie, sia disposto a mettersi in gioco per fini più grandi.
In passato, il ruolo di queste associazioni si è rivelato più volte fondamentale anche se, in alcuni casi, ha portato alla stipulazione di accordi forzati. Ricordiamo ad esempio la Pace di Dayton, raggiunta nel 1995 quando gli Stati Uniti sono intervenuti per tutelare la Bosnia-Erzegovina.
Esiste la convinzione che fino a quando i Paesi Occidentali forniranno le armi all’Ucraina sarà del tutto impossibile porre fine alla guerra. Forse la figura di un mediatore potrebbe portare Kiev ad attuare una resa incondizionata, ma questa ipotesi è ancora troppo lontana attualmente.
Al momento, nessuna delle due parti riesce ad avere un sopravvento di tipo militare sull’altra e forse è proprio per questo motivo che né Putin né Zelensky intendono arrendersi.
É necessario rivolgersi ad un intervento esterno per ottenere la pace oppure la guerra tra Russia ed Ucraina è destinata a protrarsi per molto altro tempo? A voi i commenti!