La vicenda della piccola Diana Pifferi ha sicuramente sconvolto l’Italia. La bambina nella settimana che era in vita, ha cercato di alimentarsi come ha potuto. La sconcertante scoperta!
La piccola Diana muore da sola in casa: aveva solo 18 mesi
La morte di un bambino è un evento innaturale che mai dovrebbe verificarsi in questa vita. Questa volta ad abbandonare il nostro mondo crudele è stata Diana una bambina di soli 18 mesi lasciata da sola per sei giorni.
La madre, Alessia Pifferi di 36 anni, ha deciso di recarsi a casa del compagno lasciando la piccola nel suo lettino con solo un biberon pieno di latte e una boccetta di benzodiazepine. È facile presumere come le ultime ore della piccola sono state a dir poco tremende, in preda ai morsi della fame, della sete e del caldo opprimenti.
Secondo i primi riscontri dell’autopsia, la bimba avrebbe cercato di alimentarsi prima della morte. Sembra infatti che abbia morso il cuscino, poiché nel suo stomaco sono stati rinvenuti elementi compatibili con lo stesso.
Nessuno era conoscenza di quello che Alessia aveva escogitato, nemmeno la madre della stessa, la quale ha definito la figlia come un mostro.
La vita di Alessia Pifferi
A prima vista, Alessia Pifferi è sempre apparsa una donna come tante altre. La donna faceva la casalinga e, da un po’ di tempo a questa parte, aveva iniziato ad assumere dei comportamenti davvero poco raccomandabili.
Dopo la separazione dal marito, la donna aveva iniziato a uscire tutte le sere e a rientrare a casa solamente a tarda notte. La donna ha poi avuto diversi rapporti occasionali anche se, ultimamente, aveva un compagno, al quale ha spesso raccontato molte bugie.
Questo non sapeva nemmeno che la donna fosse incinta, fino a quando questa non ha partorito nel bagno di casa.
Anche in questo caso le versioni sono molto diverse l’una dall’altra. Il compagno ha dichiarato che la donna avrebbe scoperto la gravidanza solo nel momento del parto, mentre per alcuni familiari ne era pienamente consapevole.
Le bugie di Alessia nei confronti della piccola Diana
Al momento dell’arresto, Alessia Pifferi ha comunicato che era consapevole di quello che stava facendo e che, nella sua testa, aveva preventivato l’ipotesi che la piccola sarebbe potuta morire.
Il compagno della donna non si è minimamente insospettito quando questa si è presentata a casa sua senza la piccola Diana. Alessia ha infatti detto che la bambina era al mare con la sorella, mentre ai familiari che se ne sarebbe occupata una babysitter.
In realtà la povera Diana è stata probabilmente sedata con dei tranquillanti e lasciata inerme nel suo lettino. Accanto a lei un biberon di latte che, sicuramente, non le avrebbe offerto il giusto sostegno per sei giorni.
La donna ha inoltre chiuso tutte le finestre di casa e sembrerebbe aver azionato la musica per nascondere i pianti della figlia. La Pifferi ha inoltre ammesso che non è stata la prima volta in cui la povera Diana veniva lasciata da sola fra le mura domestiche, ma che finora era sempre andato tutto bene.
Non possiamo nemmeno immaginare la sofferenza che questa piccola creatura deve aver provato nelle sue ultime ore di vita ma, ovviamente, non meritava di fare una fine così orribile.
Secondo voi Alessia Pifferi ha agito intenzionalmente o pensava di poter trovare la figlia viva dopo sei giorni di assenza? A voi i commenti!