Il caso che ha coinvolto Denise Pipitone ha recentemente avuto un importante sviluppo, considerandolo come un colpo di scena. Ecco che cosa sta succedendo ora!
Dopo vent’anni dai fatti, il caso di Denise Pipitone continua a sollevare discussioni e preoccupazioni. La bambina, che aveva quasi quattro anni, scomparve mercoledì 1 settembre 2004, mentre si trovava vicino alla casa della nonna a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Questo mistero irrisolto ha portato a un processo che si è concluso senza individuare un responsabile.
All’incrocio tra via La Bruna e via Castagnola, dove si presume che qualcuno l’abbia presa e portata via, il suo volto di bambina è ancora visibile nei manifesti appesi ai balconi delle case. Quei boccoli castani e gli occhi scuri sono diventati familiari a tutta l’Italia in questi due decenni.
Antonino Pipitone, il padre legale di Denise, non si è mai arreso e continua a cercarla con determinazione. Secondo quanto riportato da Today.it, mercoledì 29 maggio, Pipitone ha depositato un’istanza per la riapertura del caso in tribunale a Marsala, accompagnato dal suo avvocato di fiducia.
Il documento presentato contiene tre nuove relazioni tecniche: una firmata dalla criminologa Antonella Pesce Delfino, un’altra dall’investigatore Giuseppe Asaro e l’ultima dalla consulente Katia Sartori, che ha eseguito delle perizie grafiche. Tutto ciò che è accaduto quel giorno è stato riesaminato, tenendo conto delle nuove tecnologie disponibili oggi. Ora spetta agli inquirenti decidere se riaprire il caso e approfondire queste nuove evidenze.
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