Dietro le mura di casa, Davide Lacerenza non rinuncia al guadagno. Un prodotto rarissimo sta facendo impazzire tutti. Ecco di che cosa si tratta!
La Pasqua, per Davide Lacerenza, quest’anno ha il sapore amaro dell’obbligo domestico. L’imprenditore simbolo della movida milanese, recentemente dimesso dall’ospedale dopo un malore, trascorre le festività agli arresti domiciliari. Ma anche dietro le finestre chiuse, una certezza rimane: il brindisi con il suo esclusivo champagne.
Il fondatore della celebre Gintoneria non è nuovo al mondo dell’eccesso. Ma negli ultimi tempi è diventato protagonista anche per qualcosa che va oltre le serate scintillanti: la sua personale etichetta di champagne. Un progetto nato poco prima dell’inchiesta giudiziaria che lo ha travolto, e che oggi assume un’aura ancora più leggendaria.
Lo champagne “Davide Lacerenza” è diventato oggetto di culto. Solo mille bottiglie prodotte, ed è già caccia aperta tra i collezionisti e i fan dell’imprenditore. Cosa rende così speciale questo prodotto? La storia che ha alle spalle. Il vino nasce da una collaborazione con una Maison francese che, negli anni ’80, ha avviato un esperimento audace: lasciare poche bottiglie a maturare sui lieviti per quarant’anni.
La cuvée è una combinazione raffinata di Meunier e Chardonnay, con un bassissimo dosaggio zuccherino. Il risultato è una bollicina elegante, complessa, dal gusto deciso e pulito. Perfetta per palati allenati, ma non per tutte le tasche.
Chi vuole provare questo nettare raro deve rivolgersi a un solo rivenditore: BwineShop, portale specializzato in vini e champagne francesi. Il prezzo? 350 euro per la bottiglia standard e 380 per quella con confezione in legno. Un piccolo lusso che si trasforma in status symbol.
Mentre Lacerenza passa le sue giornate tra letture, silenzi e riflessioni, là fuori il suo nome continua a circolare. Non più solo per le notti milanesi, ma per un prodotto che ha saputo imporsi come simbolo di esclusività. Per molti è solo una bottiglia, per altri è un oggetto di desiderio, di quelli che ti fanno sognare anche solo tenendoli in mano.
E voi, che ne pensate di questo strano intreccio tra lusso, scandalo e marketing? Fatecelo sapere nei commenti!