• Ven. Nov 22nd, 2024

Conflitto Russia-Ucraina: Ecco Cosa Rischia l’Italia!

In molti credono che la guerra in Ucraina non sia un problema per l’Italia ma solo un conflitto da osservare a distanza. Ma ci si sbaglia perché il conflitto ha delle ripercussioni che volendo o no, ci riguardano molto più di quanto crediamo. Ora l’Italia rischia uno stop su tutti i fronti. Scopriamo di più!

 

La guerra scoppiata da più di una settimana non sta portando niente di buono. Non sono valse le riunioni fatte tra le delegazioni delle forze opposte per cercare di sanare questo assurdo conflitto e non si riesce a trovare un punto di incontro, la Russia non vuole indietreggiare nelle sue richieste e gli ucraini dal canto loro, sono più uniti che mai nella lotta contro chi gli vuole annientare.

L’Italia come altri paesi europei importa ogni anno dalla Russia e dall’Ucraina molte materie prime, ne citiamo alcune giusto per farci un’idea. La prima risorsa in assoluto è l’importazione del gas dalla Russia. Sempre dal paese di Putin importiamo tutta una serie di prodotti ricavati da miniere e cave che vengono utilizzate nell’industria del cemento e della metallurgia italiana. Compriamo inoltre tutta una serie di prodotti in carta. E in ultimo e non per importanza, l’Italia acquista il mais, i cereali, il grano e il girasole di cui l’Ucraina ha il primato di importazione mondiale.

A fronte di ciò capiamo bene quanto questa guerra ci stia danneggiando e quanto rischiamo di avere un tracollo economico. Non bastava il covid a rendere precaria la nostra economia, adesso anche il conflitto allunga i tentacoli sul nostro paese rischiando di metterlo in ginocchio.

Il prezzo del grano è aumentato in maniera esponenziale, il costo del mais e della soia pure, la chiusura dei porti sul Mar Nero poi non ha aiutato perché è da lì che il commercio delle materie prime passa dalla Russia e Ucraina al mercato mondiale.

L’Italia dal canto suo ogni anno esporta, verso i due paesi in conflitto, una grande varietà di prodotti, macchinari meccanici, prodotti chimici, prodotti di moda, per una cifra molto elevata, si parla di circa 7 miliardi di euro che entrano nelle casse dello stato italiano, da quando è scoppiato tutto però diversi disagi hanno messo le aziende nelle condizioni di bloccare le spedizioni verso la Russia.  I colossi del trasporto marittimo hanno fermato molti tragitti dando il nulla osta solo alla merce di prima necessità.

Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un aumento del gasolio con un impatto negativo per le micro e piccole imprese di autotrasporto.

E’ difficile pensare ad una soluzione in un momento come questo ma è importante riuscire a trovarla se non vogliamo raggiungere il punto di non ritorno.

Cosa potremo fare secondo voi? Quale sarebbe la soluzione ?