• Ven. Nov 22nd, 2024

Chirurgo Del Papa Indagato: Ecco Di Cosa E’ Stato Accusato!

A seguito di un esposto consegnato ai vertici del Nas, è stata aperta un’inchiesta. Il chirurgo del Papa è indagato, l’accusa è grave.

 

Chirurgo del Papa finito nel registro degli indagati della Procura di Roma

Sergio Alfieri, chirurgo di Papa Francesco, è indagato con l’accusa di falso in atto pubblico. Nel corso del tempo, avrebbe firmato il registro degli interventi chirurgici ma, in molti casi, non era lui ad operare i pazienti. I fatti oggetto dell’accusa sarebbero avvenuti al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, l’ospedale del Papa.

Risultava in sala operatoria ma non era vero: in realtà, lui partecipava a convegni e riunioni interne del Gemelli.

L’inchiesta è partita a seguito di un esposto del 9 febbraio scorso per malumori in sala d’attesa. L’esposto è stato consegnato ai vertici investigativi del Nas e indica che Alfieri ha firmato operazioni di più pazienti negli stessi orari.

In base a queste indicazioni, il Nas ha acquisito decine di cartelle cliniche, faldoni digitali e cartacei dalla direzione sanitaria del Gemelli. In base alla ricostruzione, a partire da luglio 2022, ha preso forma un’ipotesi nelle indagini. E’ emerso un sistema collaudato che permetterebbe al chirurgo di eseguire più interventi in regime privato. Tutto questo grazie all’alternanza delle firme nel registro operatorio.

Nel ricostruire i fatti, pare siano state scoperte date in cui Sergio Alfieri, pur risultando in sala operatoria, in realtà si trovava a convegni e riunioni interne dell’ospedale Gemelli. Insomma, un caso di falsa onnipresenza, come ha riportato La Stampa.

Sergio Alfieri: firmava senza presenziare

Il chirurgo attualmente indagato per falso dalla Procura della Capitale ha operato due volte Papa Francesco al Gemelli di Roma.

Sergio Alfieri, uno dei chirurghi più famosi al Policlinico per i suoi trascorsi con il Papa, è finito sotto la lente d’ingrandimento della magistratura. E’ emerso che la sua firma compariva su interventi che non aveva mai effettuato o a cui aveva assistito. Semplicemente, non era presente.

Ad accorgersi degli strani ‘movimenti’ sono stati in primis i pazienti, ricevuti dalla segretaria o dall’equipe di Alfieri anziché da lui. Mentre si svolgevano i consulti, il chirurgo era impegnato altrove. Il Nas, analizzando le cartelle sequestrate al chirurgo, avrebbe scoperto che firmava senza presenziare. Da una parte, figurava in sala lo stesso giorno per diversi interventi, dall’altra, era ospite di incontri o convegni.

Al suo posto, c’erano altri medici della sua equipe, quasi sempre gli stessi che si alternavano occupandosi di malati perlopiù oncologici. Spesso, questi pazienti per saltare la lista d’attesa, sceglievano di farsi operare a pagamento convinti che il chirurgo fosse Alfieri.

Gli investigatori si chiedono come mai nessuno abbia verificato la sua posizione. Fatto sta che, da quando sono state avviate le indagini, il chirurgo è più cauto nel firmare il registro operatorio. Ora, privilegia le sale solventi.

La scalata di Alfieri con la ‘benedizione’ del Papa

Alla notizia di un’indagine a suo carico pubblicata da La Stampa, il professor Sergio Alfieri ha commentato all’ANSA dicendo che è molto sereno. Si sente sotto attacco? Ha replicato con un secco no comment.

Alfieri fa, ormai, parte dello staff medico di Papa Francesco: ha conquistato la fiducia del Santo Padre, dopo averlo operato due volte all’addome, scalando rapidamente i vertici della cerchia papale.

Si è insediato nella Consulta vaticana per la sanità, nel Cda della Fondazione Policlinico Gemelli, conquistando il ruolo di direttore scientifico del Gemelli-Isola Tiberina.

Di conseguenza, si sono moltiplicati appuntamenti, incontri, visite, interventi, riunioni, consigli di amministrazione, impegni universitari. Indossa sempre più spesso giacca e cravatta e sempre meno il camice verde.

Che ne pensate di questa indagine a suo carico? A voi i commenti!