• Sab. Ott 5th, 2024

Caso Valeria Fioravanti: Inizia Ufficialmente Il Processo!

Il caso che ha portato al decesso della povera Valeria Fioravanti è finalmente cominciato. Ecco tutto quello che succederà!

Tre medici sono stati rinviati a giudizio per la morte di Valeria Fioravanti, una giovane di 27 anni deceduta a causa di una meningite scambiata per mal di testa. La diagnosi errata ha avuto conseguenze tragiche e ora i sanitari dovranno rispondere di omicidio colposo. Il processo è stato fissato per il 16 settembre 2025 presso il tribunale monocratico.

Il calvario di Valeria è iniziato nel dicembre 2022, quando si è recata in ospedale per fastidi successivi alla rimozione di un ascesso. Tutto è iniziato il 25 dicembre, quando la giovane è stata operata in un noto ospedale romano. Due giorni dopo le dimissioni, Valeria ha accusato un forte mal di testa, dolori alla schiena e al collo, e si è presentata al pronto soccorso di un altro nosocomio. I medici le hanno diagnosticato una forte cefalea e l’hanno dimessa con una prescrizione di antinfiammatori.

Nonostante la terapia, il dolore è peggiorato, portando Valeria a una nuova visita nello stesso ospedale, dove le è stata nuovamente fatta una diagnosi errata. Nel terzo nosocomio visitato, i medici hanno ipotizzato una protrusione alla colonna vertebrale, prescrivendole l’uso di un collare per una settimana. La giovane, però, continuava a peggiorare.

Solo al quarto tentativo, i medici hanno finalmente compreso che si trattava di meningite batterica. Valeria è stata sottoposta a un esame del midollo che ha confermato la diagnosi, ma era ormai troppo tardi: la giovane è entrata in coma e, nonostante un intervento, è deceduta il 10 gennaio 2023.

Il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato a giudizio tre medici, uno del Policlinico Casilino e due dell’ospedale San Giovanni, accusati di omicidio colposo. La procura contesta loro di aver sottovalutato il quadro clinico e di non aver effettuato una valutazione neurologica approfondita. L’udienza è stata fissata per il 16 settembre 2025 davanti al giudice monocratico.

I genitori di Valeria hanno espresso soddisfazione per l’avvio del processo, dichiarando: “Valeria ci manca come l’aria, siamo fiduciosi per il corso della legge, i magistrati stanno lavorando con molta cura senza tralasciare niente. È evidente l’errore che è stato fatto dai medici, Valeria non è stata messa sotto osservazione. Non hanno provato a curarla, le hanno dato un antidolorifico, non ci sono parole…una ragazza che va al pronto soccorso per quattro volte, sempre in condizioni peggiori, ogni volta le hanno cambiato cura, in 15 giorni sono riusciti a ucciderla”.

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