Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, continua a professarsi innocente. La Corte D’Appello Di Genova, ha respinto le ultime richieste dello stesso. Cosa è accaduto nelle ultime ore!
Bloccata la revisione sul processo per Antonio Logli
Sono ormai passati diversi anni dall’omicidio di Roberta Ragusa ma, ancora oggi, molti punti di domanda sono aperti sulla questione. Qualche tempo fa i legali del marito della donna, ovvero Antonio Logli, avevano presentato una richiesta al tribunale. Questi hanno optato per l’istanza di revisione sul processo. Questa richiesta però, non è stata accettata dalla Corte d’appello. È stata infatti confermata la condanna in via definitiva a vent’anni di carcere per l’uomo accusato di ben due reati.
In primo luogo troviamo l’omicidio volontario, al quale è seguita la soppressione e la distruzione del cadavere. Proprio per questo motivo, la Corte d’appello di Genova ha giudicato come inammissibile la richiesta presentata dagli avvocati. Questi non avrebbero presentato delle prove sufficienti, il che concorre a far decadere ogni diritto nei confronti dell’assistito.
Ovviamente questa non è stata una bella notizia per Antonio Logli, ma nemmeno per i suoi avvocati. Sulla questione è intervenuto uno di loro, ovvero Andrea Vernazza. L’uomo ha dichiarato di voler rivolgere il suo appello alla Cassazione, in modo che siano altri togati ad esaminare il suo caso. Tutto questo perché, a detta sua, si sarebbero verificate delle anomalie relative alla presenza di alcuni testimoni che non ci sarebbero dovuti essere.
Tutto questo andrebbe quindi a discapito del suo cliente ed è per questo che forse, un’altra corte, potrebbe risultare più imparziale nella decisione da prendere. Fallire non è una bella cosa ed è proprio per questo che i legali dell’uomo stanno cercando delle alternative per tentare di tutelare la sua posizione.
Caso Roberta Ragusa: che cosa è successo alla vittima?
La vicenda relativa all’assassinio di Roberta Ragusa ha avuto inizio nella notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012. Ci troviamo in Toscana, quando una bellissima donna scompare improvvisamente. La donna aveva lamentato il disinteresse del marito che, in qualche occasione, se n’era andato di casa senza nemmeno farle gli auguri per il loro anniversario di matrimonio. All’epoca dei fatti la Ragusa aveva 44 anni e non era sicuramente felice della sua storia d’amore.
La donna spesso lasciava messaggi d’amore sul suo diario o sui social ed è proprio per questo che tutti erano a conoscenza del legame fra i due. Antonio Logli era titolare di una scuola guida mentre Roberta si occupava di altro, oltre ai figli e alla casa. Pare però che l’uomo si sia avvicinato alla baby sitter, tanto che i due avrebbero intrapreso una relazione segreta. Per molti è proprio questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato l’uomo ad uccidere la moglie.
Dopo la sua scomparsa, Logli ha dichiarato che l’ultima volta che ha visto la moglie, questa stava compilando la lista della spesa. Alcune persone avrebbero poi visto Roberta in diverse situazioni. Questo è quanto riportato dall’uomo. Logli però, ha cominciato a contraddirsi sempre più ed è per questo che i sospetti si sono focalizzati su di lui. Alla fine i vari indizi hanno portato proprio a Logli, il quale è stato dichiarato colpevole per omicidio volontario e per distruzione di cadavere.
Eravate a conoscenza della triste storia di Roberta Ragusa e del suo carnefice? Pensate sia giusto offrire la possibilità di appello ad un assassino? A voi i commenti!