• Ven. Nov 22nd, 2024

Caso Michelle Causo: Il Racconto Agghiacciante Del Colpevole!

Il colpevole di Michelle Causo, la giovane trovata senza vita dentro un carrello della spesa a Primavalle, ha fornito la sua versione dei fatti che risulta essere davvero agghiacciante!

 

Potrebbe essere stata evitata la morte di Michelle Causo, la 17enne ritrovata senza vita in un carrello della spesa a Primavalle. Secondo quanto riferito in maniera sconvolgente dal 17enne arrestato per il suo omicidio, la giovane “non è morta subito”.

Il ‘Il Messaggero’ ha riportato che durante l’interrogatorio di garanzia del 1° luglio, il 17enne arrestato per l’omicidio di Michelle Causo ha fatto una rivelazione choc: “Non è morta subito. Tremava tutta, aveva le convulsioni”.

Le dichiarazioni dell’arrestato

Interrogato dal GIP sul perché non abbia tentato di intervenire per salvare la ragazza, il 17enne ha risposto: “Ormai era troppo tardi. Sapevo che mi avrebbero arrestato”. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano, le dichiarazioni dell’arrestato si possono riassumere così: “Ho aspettato che morisse e poi ho pensato a come sbarazzarmi del corpo”.

Il movente

Durante l’interrogatorio, durato 4 ore, il ragazzo, originario dello Sri Lanka ma nato a Roma, ha detto più volte: “Ho fatto una cavolata“.

Rappresentato dall’avvocato Daniele Meles, il 17enne ha ripetuto di aver ucciso la ragazza in una casa di via Dusmet perché “le dovevo pagare qualche canna, non avevo i soldi e lei si è infuriata. Ho visto il coltello e l’ho usato”. Ha negato relazioni sentimentali con la vittima e ha affermato di essersi sentito minacciato. Negli immediati giorni a seguire, gli investigatori analizzeranno i cellulari dell’indagato e della vittima per chiarire ulteriormente il movente.

Il 17enne arrestato ha immediatamente fornito agli agenti della Squadra mobile e del commissariato di Primavalle il codice Pin del suo telefono e ha accettato di sottoporsi al prelievo delle urine. I risultati degli esami tossicologici sono attesi a breve. Lui ha negato di aver assunto droghe pesanti.

Accusa di vilipendio di cadavere

La pm Anna Di Stasio ha deciso di aggiungere all’indagato l’accusa di vilipendio di cadavere (oltre all’accusa di omicidio volontario, aggravato dai futili motivi e dal fatto di avere agito in danno di una persona minore degli anni 18, e a quella di occultamento di cadavere) perché il corpo di Michelle Causo è stato trattato come un rifiuto da smaltire. Dopo la morte, il cadavere è stato messo in un sacco della spazzatura, caricato su un carrello della spesa e lasciato accanto a una serie di cassonetti in strada.