• Gio. Gen 9th, 2025

Martina Ciontoli, condannata per il caso di Marco Vannini, esce già dal carcere. Ecco che cosa è successo!

 

Martina Ciontoli, l’ex fidanzata di Marco Vannini, ha lasciato il carcere per iniziare un percorso di lavoro esterno. La decisione arriva dal magistrato di sorveglianza, che ha valutato positivamente la sua condotta durante il periodo di detenzione. Dopo aver scontato un terzo della pena di nove anni e quattro mesi, Martina ha ottenuto l’autorizzazione per lavorare in un bar gestito dal Ministero della Giustizia nella Scuola superiore per l’Educazione penale “Piersanti Mattarella” a Roma.

Martina lavorerà nel bar interno alla scuola, un ambiente protetto, lontano dai riflettori. Il suo turno, dal lunedì al venerdì, si svolgerà presumibilmente dalle 7:30 alle 14:30, al termine del quale farà ritorno nella casa circondariale di Rebibbia. Durante la sua permanenza in carcere, Martina ha scelto di dedicarsi agli studi, conseguendo una laurea in Scienze Infermieristiche con il massimo dei voti.

La famiglia Ciontoli è stata condannata in via definitiva per l’omicidio di Marco Vannini, avvenuto nel 2015 nella villa di Ladispoli. Marco, ferito mortalmente da un colpo di pistola esploso dal capofamiglia Antonio Ciontoli, perse la vita a causa del ritardo nei soccorsi. Antonio è stato condannato a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale, mentre Martina, suo fratello Federico e la madre Maria Pezzillo hanno ricevuto una pena di nove anni e quattro mesi per concorso nel reato.

Secondo la Corte di Cassazione, la tragedia poteva essere evitata se la famiglia Ciontoli avesse agito tempestivamente. Il ritardo nei soccorsi e le bugie raccontate per coprire quanto accaduto sono stati giudicati come atti di “pervicacia e spietatezza”. La mamma di Marco, Marina Conte, ha espresso il suo dolore, sottolineando che Martina non si è mai scusata per il suo coinvolgimento.

La concessione del lavoro esterno ha riacceso il dibattito sull’opportunità di tale misura. Da un lato, c’è chi ritiene che il reinserimento lavorativo sia una parte fondamentale della rieducazione; dall’altro, c’è chi considera prematura questa libertà, vista la gravità dei fatti e il dolore ancora vivo della famiglia Vannini.

Cosa ne pensi di questa decisione? Pensi sia giusto che Martina Ciontoli abbia ottenuto il lavoro esterno? Lascia il tuo commento!