La vicenda che ha coinvolto Giulio Regeni ha recentemente avuto uno sviluppo interessante, attraverso nuovi importanti aggiornamenti. Ecco che cosa è successo!
Durante l’udienza del 24 aprile presso la Corte d’Assise di Roma, sono emersi dettagli inquietanti sulle circostanze della morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano il cui corpo fu trovato nel 2016 in Egitto. Quattro agenti dei servizi segreti egiziani sono attualmente sotto processo, accusati del suo sequestro e omicidio.
Vittorio Fineschi, medico legale e consulente della Procura di Roma, ha fornito un resoconto dettagliato delle torture subite da Regeni, basandosi sull’autopsia che lui stesso ha effettuato. Le ferite riscontrate includono pugni, calci, bruciature, bastonate sui piedi, trascinamento del corpo e ammanettamento di polsi e caviglie. Fineschi ha anche riferito l’uso di un pettine chiodato come strumento di tortura.
Fineschi ha menzionato due studi egiziani sulla tortura, evidenziando che le pratiche inflitte a Regeni sono tristemente note e documentate nella letteratura scientifica del paese. Questi studi descrivono un ampio spettro di metodi di tortura, molti dei quali sono stati riscontrati sul corpo di Regeni.
In aggiunta, Fineschi ha criticato duramente l’autopsia originariamente svolta in Egitto, descrivendola come inadeguata e al di sotto degli standard minimi. Le autorità egiziane avevano attribuito la causa della morte a un ematoma che avrebbe compresso il cervello, una spiegazione che Fineschi ha categoricamente respinto in base ai risultati del suo esame.
All’esterno del tribunale, durante un sit-in in piazzale Clodio, l’avvocato Alessandra Ballerini, rappresentante della famiglia Regeni, ha espresso il desiderio di una sessione a porte chiuse per evitare la diffusione di immagini dolorose e rispettare la dignità di Giulio e dei suoi cari.
Questo processo continua a generare una forte attenzione internazionale, riflettendo l’importanza di perseguire giustizia e verità per le vittime di abusi dei diritti umani. La comunità internazionale osserva attentamente, sperando che la verità emerga completamente e che i responsabili siano tenuti a rispondere delle loro azioni.
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