• Ven. Nov 22nd, 2024

Caso Anna Scala: La Ricostruzione Degli Eventi!

Il corpo senza vita di Anna Scala è stato trovato nel bagagliaio di un’automobile, nei pressi di un quartiere di Piano di Sorrento, in provincia di Napoli. Ecco i dettagli del tragico evento, attraverso le testimonianze di alcuni condomini.

 

Nuovo caso di femminicidio, la vittima è una 56enne

Anna Scala è stata ritrovata senza vita nel bagagliaio di un’auto parcheggiata in una zona condominiale di via San Massimo, presso Piano di Sorrento. Secondo alcune testimonianze la donna avrebbe aperto il bagagliaio dell’auto per scaricare la spesa. Nel frattempo si sarebbe avvicinato un individuo che, dopo averla accoltellata ripetutamente, sarebbe fuggito in motorino. La zona del delitto, un quartiere popolare non molto lontano dal centro di Piano di Sorrento, è stata transennata. Il bagagliaio della vettura, infatti, era aperto e il cadavere visibile.

Il corpo era sanguinante, molto probabilmente per le ferite causate da un’arma da taglio. Ora si attende l’autopsia e il referto del medico legale. Il sindaco della cittadina campana Salvatore Cappiello, ha voluto esprimere il suo cordoglio e quello dell’intera cittadinanza alla famiglia della povera Anna. Nel frattempo gli inquirenti lavorano ininterrottamente alla ricerca della verità. Il primo cittadino di Piano di Sorrento ha confermato la collaborazione con le Forze dell’Ordine, riferendosi anche ai filmati di videosorveglianza visionati dai Carabinieri.

L’assassinio di Anna Scala: le testimonianze dei condomini

I Carabinieri hanno fermato un uomo, sospettato di aver ucciso la 56enne. L’indiziato è stato trovato in una zona impraticabile della città. Poco distante aveva nascosto lo scooter con cui si era allontanato dal luogo del delitto. Si tratterebbe dell’ex compagno della donna, Salvatore Ferraiuolo, che stava cercando di fuggire a piedi.

Il presunto killer sarebbe stato condotto presso la caserma di Sorrento per essere interrogato dagli inquirenti in attesa del magistrato di turno. In serata avrebbe confessato di essere colpevole. Sembrerebbe che la donna, circa due mesi fa, avesse denunciato l’uomo per stalking e che questo, dal momento del delitto non sia stato più reperibile.

Verso le ore 12:00 del 17 Agosto, Anna avrebbe fatto ritorno a casa, dopo aver fatto la spesa. Mentre apriva il bagagliaio è stata accoltellata e spinta all’interno dello stesso. Alcuni testimoni hanno detto di aver udito urla atroci, prima di assistere a una scena terrificante. Qualcuno ha riferito di trovarsi in garage in quel momento, ma di aver pensato a un litigio.

Quando le urla sono diventate ancora più laceranti, hanno deciso di andare a vedere: lo scenario che si sono trovati davanti era terrificante. Una condomina del palazzo di fronte avrebbe visto un uomo vestito di nero, con un cappellino da pescatore, allontanarsi di corsa. Stringeva un pugnale nella mano sporca di sangue. Il marito della donna ha cercato d’inseguire l’uomo con la moto, ma è stato seminato.

Ha trovato però il suo cappellino, recuperato dai Carabinieri. Intanto i condomini hanno chiamato l’ambulanza, nella speranza vana che la donna fosse ancora viva. Non si placa la scia dei femminicidi in Italia e i dati sono raccapriccianti: nel nostro Paese muore una donna ogni tre giorni. Forse la Magistratura, le Forze dell’Ordine e le istituzioni dovrebbero tutelare maggiormente le donne, intervenendo prima e non sottovalutando le loro denunce.