Nelle ultime ore, l’acqua del Canal Grande si è tinta di verde fosforescente. Cosa succede a Venezia? Si pensa ad un’azione degli ambientalisti ma è solo un’ipotesi.
Canal Grande di Venezia, acqua verde fosforescente: cosa succede
Sono ancora sconosciute le cause che hanno tinto di verde fosforescente il Canal Grande di Venezia. Forse una protesta di un gruppo di ecoattivisti? Resta un’ipotesi anche perché non c’è stata alcuna rivendicazione a riguardo.
Alcuni residenti nei pressi del Ponte di Rialto hanno diffuso online foto delle acque verdi.
Sulla pagina Facebook “Venezia non è Disneyland” si ipotizza che il colore verde delle acque sia dovuto all’uso di ‘fluoresceina sodica’ (o sale sodico della fluoresceina o uranina) gettata nel canale. Questo composto organico colorante viene utilizzato in speleologia per effettuare ispezioni idriche e fognarie.
Le acque fosforescenti sono defluite e la situazione pare sia tornata alla normalità.
Il prefetto di Venezia – come dichiarato del presidente della Regione Luca Zaia – ha convocato d’urgenza una riunione con le forze di polizia per coordinare le indagini e cercare di risalire all’origine del liquido verde.
Arpa Veneto si è recata sul posto per eseguire accertamenti ambientali insieme alla Polizia Municipale ed ai Vigili del Fuoco.
Un simile episodio rievoca la performance artistica di Uriburu
L’episodio rievoca una performance storica di Nicolas Garcia Uriburu, artista argentino. In occasione della Biennale d’arte, nel 1968 Uriburu colorò di verde le acque di un canale usando un pigmento che faceva diventare fosforescenti i microrganismi nell’acqua.
L’operazione, decisamente suggestiva, suggeriva di rispettare l’ambiente. Durante la sua attività, si è prestato ad altre performance simili nel 1989 colorando di verde le acque di fontane nei pressi della piramide del Grand Louvre, del Trocadero, a Parigi, al Riachuelo di Buenos Aires, al Rio de la Plata.
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