Silvio Berlusconi doveva presentarsi in tribunale, in qualità di teste, in merito ad un processo per tentata estorsione. I legali dell’ex Premier hanno presentato un certificato medico secondo il quale non poteva presentarsi in aula. Immediata la reazione del Pubblico Ministero: Ma allo stadio è andato! Ecco cosa succede ora…
Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, denuncia un’ ex frequentatrice della Villa San Martino per aver richiesto un compenso in denaro per non infangare la figura del leader. Il legale di Berlusconi propone un certificato.
Come tutti ben sappiamo, il famoso politico Berlusconi è stato perseguitato per anni da una serie di screditamenti nei suoi confronti, a detta sua “solo calunnie”.
Ma ecco la svolta: una ex-olgettina chiede dei soldi al Cavaliere in cambio del silenzio riguardo agli atti che avvenivano nella casa a Monza. Si riapre così il processo Ruby Ter. Ebbene sì, il processo, aperto nel 2018, è ancora in atto tutt’oggi e viene continuamente rimandato.
Le pressioni sul Cavaliere per richieste di denaro da parte di alcune giovani, poi finite imputate per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, esistono già da molto tempo. Prolungata da ormai 4 anni, l’udienza è famosa per il suo sviluppo tragicomico, a cui danno un forte aiuto anche le scuse della difesa dell’ex premier. Se da una parte gli appigli riguardanti la pandemia reggono, dall’altra esistono numerosi pretesti quasi parodici per il rinvio.
Berlusconi infatti denuncia la donna, ma una volta chiamato a rispondere delle accuse in tribunale non si presenta, e al suo posto i suoi legali presentano un certificato medico che gli nega di muoversi in quanto malato. Tutto nella norma si potrebbe pensare, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo, in quanto il certificato sconsigliava di frequentare posti con troppa gente. Intanto, è arrivata la testimonianza di Roberto Sileno, ex coordinatore della vigilanza dell’abitazione ad Arcore, che afferma che la Rigato avrebbe chiesto la cifra di un milione di euro entro una settimana dall’incontro o, in caso contrario, ognuno avrebbe risposto delle proprie azioni.
L’ormai pensionato Sileno aggiunge poi che così come la Rigato avrebbe chiesto soldi, molte altre ragazze facevano visita alla Villa chiedendo delle ricompense in cambio della segretezza, e ogni volta i fidi di Berlusconi riportavano le stesse cose, dicendo che il Cavaliere non era in sede e che dovevano rivolgersi al suo ragioniere affezionato.
Ma tutti i nodi vengono al pettine; infatti due giorni dopo l’udienza, il leader di FI si trova allo stadio, dove beatamente segue la partita del Monza, apparentemente senza nessun problema. Una circostanza a dir poco bizzarra, se si pensa che ogni giorno lo stadio è frequentato da centinaia di persone.
Fatta notare questa azione dal pm in aula, all’ex premier verrà richiesto di presentarsi in tribunale per la prossima udienza, accompagnato dal fidato ragioniere Gianluca Spinelli, il cosiddetto “tesoriere”, e da un dirigente a cui Berlusconi aveva dato il compito di trovare un appartamento per l’ex-olgettina Giovanna Rigato.
Comportamento a dir poco orrendo, soprattutto se si pensa che si tratta di donne che sono state a volte anche sfruttate contro la loro volontà.