Una donna è morta dopo aver consumato del sushi. E’ stata aperta un’indagine della Procura sulla morte di Rossella Di Fuorti. E’ allarme sushi.
Quella sera, la donna stava festeggiando i suoi 40 anni. Rientrando a casa, è stata colta da un malore che le è costato la vita. La salma della donna verrà sottoposta ad autopsia.
Allarme sushi: malore al ristorante, muore Rossella Di Fuorti
Rossella Di Fuorti di Soccavo (Napoli) aveva deciso di festeggiare in un ristorante il suo quarantesimo compleanno. Ha ordinato del sushi, ha consumato il suo pranzo a base di pesce crudo. E’ tornata a casa verso le 15 del 9 febbraio e, a seguito di un malore, è morta. L’unica cosa certa, come ha riferito Tgcom24, è che la donna si è sentita male poco dopo aver consumato il suo pranzo.
I soccorsi sono scattati subito ma, una volta raggiunta l’abitazione della vittima, i sanitari del 118 ne hanno constatato il decesso senza poter fare nulla per lei.
I genitori di Rossella sono convinti che la causa della sua morte sia legata al pranzo di compleanno, al consumo del sushi. Spetterà alla Procura, che ha aperto un’indagine, accertare se esiste o meno una correlazione tra il decesso della 40enne e la consumazione del pesce crudo in un ristorante di Soccavo, alla periferia di Napoli. I carabinieri dei Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità) si stanno occupando delle indagini. Hanno già effettuato il sopralluogo nel ristorante dove la vittima ha pranzato.
Sono stati sequestrati campioni di cibo da controllare ed analizzare e la salma della donna per essere sottoposta ad esame autoptico.
Per ora, la correlazione tra cibo e decesso resta un’ipotesi, considerando oltretutto che Rossella Di Fuorti è stata l’unica dei commensali ad essere stata colta da un malore risultato poi fatale.
Sushi mortale per Luca Piscopo
Nel mese di novembre 2021, sempre a Soccavo, è avvenuta una vicenda simile con lo stesso tragico finale.
Un 14enne, Luca Piscopo, aveva pranzato in un ristorante giapponese nei pressi del Vomero insieme ad alcune amiche. Dopo il pranzo, sono arrivati i sintomi: febbre alta, vomito, diarrea. Da lì è iniziata l’agonia di Luca conclusasi il 2 dicembre con la sua morte.
Anche in quel caso, è stata avviata un’indagine dalla procura di Napoli che si è conclusa. E’ stato inviato un avviso al titolare del ristorante e al medico di base che ebbe in cura il ragazzo: per entrambi, l’ipotesi di reato è omicidio colposo.
Che ne pensate di questa tragica vicenda? A voi i commenti!