La situazione climatica è a dir poco disastrosa, tanto che una siccità simile non si vedeva da settant’anni. A quanto pare però, al peggio non c’è mai fine, in quanto le condizioni climatiche sono destinate a peggiorare, portando alcune regioni italiane ad un vero e proprio stato di calamità. Ecco lo scenario che si potrebbe presentare nei prossimi giorni.
Allarme siccità: molte regioni italiane a rischio
Quest’anno l’alta temperatura si è abbattuta sulla nostra penisola molto prima di quanto ci si aspettasse. I primi giorni di maggio sono stati caratterizzati da un livello di afa molto forte e ora, a giugno, le cose non sembrano andare meglio.
Questa situazione non riguarda solo l’Italia ma moltissimi paesi europei tra cui Spagna, Francia e Germania dove si sono toccati e superati i 40 °C. Tutto questo potrebbe peggiorare nei prossimi giorni, portando picchi di calore mai visti anche al Nord. Problemi gravi si manifesteranno anche a carico della Sardegna e della Sicilia, che saranno soggette a temperature bollenti.
Quali sono le previsioni metereologiche per i prossimi giorni?
Per la maggior parte della settimana il sole brillerà su tutta la nostra penisola, a parte qualche piccola precipitazione nei comuni del Nord e del centro Italia.
Qualche temporale potrebbe manifestarsi nella zona delle Alpi e della Pianura Padana e tutto questo potrebbe ripetersi nel fine settimana, favorendo un calo delle temperature.
Questi temporali potrebbero rivelarsi particolarmente intensi per la grande differenza climatica presente nell’atmosfera. Proprio per questo motivo non sarà difficile imbattersi in grandinate violente e attacchi di vento molto forte. Tutto questo non basterà a risolvere il problema della siccità che, da un po’ di tempo a questa parte, sta caratterizzando l’Italia.
La situazione appare particolarmente compromessa soprattutto nelle regioni del Nord, dove le piogge scarseggiano e i fiumi hanno raggiunto dei livelli a dir poco critici.
A patire le conseguenze della siccità sono perlopiù la Valle D’Aosta, l’Emilia-Romagna, il Piemonte, la Lombardia e il Trentino Alto Adige. Il livello del Po è calato del 72% rispetto ad una situazione ben lontana dalla crisi.
Quali possono essere le conseguenze della crisi climatica e della siccità?
La siccità è un problema da non sottovalutare in alcun modo, poiché può davvero danneggiare il pianeta e soprattutto le coltivazioni agricole.
Secondo quanto dichiarato dalla Confederazione degli agricoltori italiani, i danni legati alla siccità potrebbero superare il miliardo di euro, per non parlare della riduzione dei generi alimentari che verranno dimezzati.
La siccità ha colpito duramente l’Italia, tanto che un evento simile non si verificava da settant’anni. Allo stesso tempo, anche le altre regioni europee non se la cavano meglio, in quanto, anche nel loro caso, la produzione agricola è calata drasticamente.
Alcune regioni vivranno quello che è stato definito come stato di calamità e ciò farà sì che verranno adottate delle norme di contenimento al fine di risparmiare acqua. Se la pioggia non cadrà, quindi, molte famiglie dovranno razionare i loro consumi al fine di non intaccare le riserve idriche già duramente provate.
È quindi fondamentale non sprecare l’acqua e utilizzarla al minimo fino a quando lo stato di emergenza non verrà annullato.
Qual è il vostro pensiero in merito al duro momento climatico che l’Italia e l’Europa stanno attraversando in seguito all’avvento della stagione estiva? A voi i commenti!