La vicenda di Enea, il neonato abbandonato e lasciato nella “Culla per la vita”, è stata raccontata male. Ci sono almeno cinque aspetti che non quadrano in questa storia.
Enea, il neonato abbandonato: qualcosa non torna nella narrazione
C’è un difetto di comunicazione nella storia del neonato lasciato nella “Culla per la vita” della clinica Mangiagalli di Milano. Viene raccontata nel peggiore dei modi.
Secondo i dati di Sin (Società italiana di neonatologia), ogni anno in Italia vengono abbandonati tremila neonati. A Milano la Culla per la vita della Clinica Mangiagalli, pur esistendo da 16 anni, ha funzionato solo tre volte. L’ultima volta, il 9 aprile, è stato lasciato un neonato di pochi giorni, Enea.
Colpisce la sproporzione tra i due dati: tremila neonati abbandonati e tre neonati lasciati alla Culla per la vita.
Ci sono diversi aspetti che non quadrano nel racconto di Enea.
La storia del neonato abbandonato: cinque cose che non quadrano di Enea
La prima cosa che colpisce è che si faccia un appello alla madre di Enea per riprendere suo figlio. Nel luogo dove si lasciano i neonati, non ci sono telecamere per garantire l’assoluto anonimato di chi abbandona il bambino. Bisogna rispettare la scelta di chi lo fa.
Il secondo aspetto strano è aver dichiarato che chi abbandona un neonato mostra un fallimento della società non in grado di individuare il disagio. In realtà, soluzioni come la Culla dovrebbero ridurre il danno di un abbandono più rischioso.
La terza questione è il tentativo di identificare chi ha lasciato il bimbo interpretando il linguaggio della lettera trovata nella culla.
La quarta questione è il fatto che certi appelli vengano fatti da uomini attraverso un atteggiamento paternalistico da mansplaining con cui spiegano alle donne ciò che è lecito fare o meno. Questo atteggiamento si riferisce a personaggi come Ezio Greggio o Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Terapia intensiva neonatale della clinica Mangiagalli.
Il quinto aspetto è dare per scontato che il neonato stia meglio con la madre naturale. Ezio Greggio ha dichiarato che un bambino merita una mamma vera. Quindi le famiglie pronte ad accogliere neonati abbandonati non sono famiglie?
Che ne pensate? A voi i commenti!