La Corte d’Assise di Sassari si è pronunciata, e ha condannato un uomo per il reato di femminicidio. Una vittoria oltre che una pena esemplare, per tutte le donne vittime di violenza. Scopriamo insieme i dettagli di questo ennesimo femminicidio!
La sentenza della Corte d’Assise di Sassari, ha condannato Francesco Douglas Fadda, 46 anni per il femminicidio della compagna Zdenka Krejcikova, 44 anni di origine ceca, avvenuto il 15 Febbraio del 2020 in un bar di Sorso.
La Corte si è ritirata in camera di consiglio questa mattina, e dopo ben 4 ore ha emesso il verdetto di condanna alla massima pena contro l’imputato. L’ergastolo. L’uomo è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 200mila euro a testa, per le parti civili e all’isolamento diurno per 1 anno
Francesco Fadda, è stato ritenuto colpevole di omicidio volontario aggravato da premeditazione, commesso con crudeltà ai danni di una persona alla quale era legato sentimentalmente. E’ stato ritenuto colpevole anche di resistenza, porto abusivo di coltello, tortura e sequestro di persona.
L’avvocato dell’imputato, ha sempre sostenuto l’innocenza del suo assistito, e ha annunciato il ricorso in appello non appena verranno depositate le motivazioni.
Durante tutte le udienze del processo, il Fadda, aveva raccontato che la sua compagna era entrata nel bar, quella mattina, con un coltello in mano e che scivolando si era ferita da sola. Nel corso del processo invece, una cruda realtà aveva preso forma e il racconto era risultato ben altro.
Quella mattina, la donna dopo aver litigato con il compagno, si era rifugiata nel bar, insieme alle figliolette, per sfuggire alla sua violenza. Lì il Fadda l’aveva raggiunta e ferita con un coltello, dopodiché l’aveva caricata con le figlie in macchina e guidato fino ad Ossi.
Raggiunto un appartamento della località, l’aveva scaricata agonizzante vicino ad una guardia medica. Subito sono scattati i soccorsi, ma purtroppo le ferite riportate dalla donna non le hanno lasciato scampo, ed è spirata poco dopo l’arrivo dell’ambulanza.
Dopo una ricerca serrata, l’uomo è stato catturato il giorno dopo nel parcheggio di un centro commerciale di Sassari. Le due figlie gemelle, oggi 13enni erano con l’uomo nella macchina, spaventate ma salve.
Questa sentenza deve essere di monito alle successive, anche se il femminicidio deve smettere di esistere. Ma qualora a qualche uomo non fosse chiaro, deve essere certo per loro che l’ergastolo non glielo toglie nessuno. Nessun appello e contro appello.
Cosa pensate voi a riguardo? Processi lunghi, avvocati del diavolo e ricorsi su ricorsi, quando la verità è una sola.
A voi i commenti!