Di recente, un medico per errore ha prescritto le dosi sbagliate ad un paziente, il quale inevitabilmente è andato in overdose. Ecco che cosa è successo!
Questo tragico evento mette in luce le potenziali conseguenze fatali di errori umani e sistematici in ambito sanitario. Un uomo di 70 anni, già affetto da diabete e in trattamento per un carcinoma, è deceduto dopo essere caduto in coma a seguito della somministrazione di un dosaggio di insulina dieci volte superiore a quello prescritto. A causa di un errore di trascrizione, le otto dosi di insulina previste sono diventate ottanta nel software utilizzato per annotare le terapie dei pazienti, errore che non è stato successivamente identificato né corretto da medici e infermieri coinvolti nella cura del paziente.
La Procura ha avviato un’indagine su due medici e quattro infermieri per omicidio colposo, esaminando il passaggio delle informazioni dal diario clinico al sistema informatico e l’assenza di controlli successivi, come la misurazione della glicemia, che avrebbero potuto prevenire l’errore.
Questo caso sottolinea l’importanza di sistemi di controllo efficaci e di procedure di verifica nelle pratiche ospedaliere, specialmente quando si trattano sostanze potenzialmente letali come l’insulina. Solleva inoltre questioni riguardo alla formazione del personale sanitario sull’uso degli strumenti informatici e sulla gestione degli errori clinici, evidenziando la necessità di un approccio più attento e riflessivo alla cura del paziente.
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