Nel caso Pierina Paganelli, nonostante ora sia indagato Louis, ci sono ancora alcuni sospettati, tra cui Loris Bianchi, il fratello di Manuela. Ecco chi è e che lavoro fa!
Manuela e Loris Bianchi, rispettivamente nuora e fratello di Pierina Paganelli, sono stati nuovamente interrogati dalla polizia a Rimini. In questa occasione, gli inquirenti hanno prelevato loro campioni di DNA e impronte digitali, procedura che Loris ha definito come “accertamenti normali”. All’uscita dalla Questura, ha dichiarato ai giornalisti di essere tranquillo, nonostante la pressione delle indagini. Loris, manutentore e giardiniere, ha spiegato che la polizia scientifica ha perquisito la sua abitazione, prelevando vestiti e scarpe indossati il giorno in cui Pierina, 78 anni, è stata trovata morta nel garage del suo condominio.
Durante l’interrogatorio, Loris ha ricostruito la sua giornata del 3 ottobre, data in cui si presume sia avvenuto il delitto. Ha spiegato di aver passato la serata a casa della sorella Manuela, cenando insieme a lei e alla nipote. Ha inoltre fornito prove fotografiche per dimostrare che alle 23 era ancora in casa con loro, scattando delle foto per gioco. Loris ha anche precisato che con Pierina non aveva più grandi rapporti, ma non per problemi personali, semplicemente le loro vite si erano allontanate nel tempo.
Gli inquirenti non si sono fermati a Loris. Perquisizioni sono state effettuate anche nella casa di Manuela, che vive accanto a Pierina, e in altri luoghi collegati alla famiglia, tra cui l’abitazione di Duilio Bianchi, padre di Manuela e consuocero della vittima. Gli investigatori hanno cercato tracce ematiche o elementi utili, ma al momento non sembrano esserci riscontri significativi. Resta ancora da trovare l’arma del delitto, e il movente rimane incerto.
I figli di Pierina, Giuliano, Chiara e Giacomo, assistiti dai loro legali, hanno dichiarato di non credere che l’assassino si trovi tra i parenti. Le indagini restano aperte a tutte le ipotesi: si esplorano piste che vanno dall’ambiente familiare a possibili tensioni tra vicini di casa. È stato persino menzionato un possibile “odio religioso”, suggerito dall’ex marito della vittima, Gianfranco Saponi. La verità, però, è ancora lontana dall’essere chiarita.
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