Purtroppo la ricerca di Giulia Cecchettin si è conclusa nel peggior modo possibile, nell’unica maniera che tutti abbiamo voluto scongiurare fino all’ultimo momento. Ecco quali sono state le dichiarazioni del militare che ha fatto il triste ritrovamento.
Giulia Cecchettin è stata ritrovata: le parole di Antonio Scarongella
In molti speravano che Giulia Cecchettin sarebbe tornata a casa dopo questa brutta avventura che l’ha vista come protagonista nell’ultima settimana. Purtroppo però non è stato così in quanto, ancora una volta, ci ritroviamo dinanzi all’ennesimo caso di femminicidio. Il corpo della giovane ragazza è stato ritrovato senza vita, ponendo fine ad ogni tipo di speranza.
A parlare è stato un militare, Antonio Scarongella, un uomo di 42 anni che si occupa anche di volontariato presso l’unità cinofila del nucleo alpino Ana di Pordenone. E’ stato proprio lui a ritrovare il corpo di Giulia, descrivendo questa situazione come un tonfo al cuore. Il cadavere della ragazza si trovava tra due rocce all’interno del Canale Bracis.
Il militare ha raccontato che stavano perlustrando una zona all’interno dell’area boschiva in questione quando uno dei cani impiegati nelle ricerche ha seguito una nuova pista. L’animale in questione, un Flat coated retriver, si è allontanato dalla pista inseguendo la strada di un dirupo. Scarongella ha quindi deciso di seguirlo e ha scovato la presenza di due sacchi neri posti tra due rocce. Il militare si è quindi avvicinato e sollevandone uno ha visto la gamba di una ragazza e dei vestiti intrisi di sangue. Gli si è quindi fermato il cuore all’istante.
La ragazza tra le rocce è proprio Giulia
Tutti gli altri militari hanno quindi raggiunto Antonio Scarongella e alla fine, spostando sacchi e rocce, è emerso il corpo senza vita di Giulia Cecchettin. Tutti si sono commossi e Scarongella ha dichiarato di aver percepito come un tonfo al cuore. L’uomo ha quindi parlato della grande sofferenza che la povera ragazza deve aver provato negli ultimi istanti di vita. Grida di dolore e disperazione che, visto il luogo del ritrovamento, nessuno ha potuto sentire.
Scarongella, visibilmente provato dalla vicenda, ha poi parlato della figlia di 5 anni: anche lei si chiama Giulia. Ha poi pensato a tutte le ragazze che nel mondo andrebbero tutelate e salvate da questi mostri senza cuore. Secondo le ricostruzioni dei militari la strada presentava il segno del passaggio di qualcuno, ma nessun segno di trascinamento apparente. Bisogna inoltre sapere che la zona del ritrovamento non è molto frequentata, ma i volontari si recano spesso in questa area al fine di esercitarsi nella ricerca delle persone scomparse.
Per i militari tutto questo è stato un grande fallimento in quanto anche loro pensavano di ritrovare Giulia viva. L’unica consolazione è quella di aver ritrovato il corpo per la famiglia, che ora può finalmente piangerla e dare a Giulia la degna sepoltura che merita. Nelle scorse ore, inoltre, l’assassino di Giulia Cecchettin, l’ex fidanzato della vittima, è stato arrestato in Germania. Che cosa ne sarà di Filippo Turetta? A voi i commenti!