• Ven. Nov 22nd, 2024

Caso Thomas Bricca: C’E’ Un Secondo Indagato!

Spunta un secondo indagato per il  caso di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri. Intanto proseguono le indagini. Cosa hanno scoperto gli inquirenti?

 

Omicidio Thomas Bricca: chi è il secondo indagato

Il 19enne Thomas Bricca è stato ucciso nel centro storico della cittadina ernica, in largo Cittadini a fine gennaio.

L’indagato numero uno, accusato pochi giorni fa di omicidio volontario, è il 22enne Mattia Toson, ma nelle ultime ore ne spunta fuori un altro.

Il secondo indagato è Luciano Dell’Omo, il nonno di Toson, che è stato iscritto nel registro delle ipotesi di reato dai carabinieri e dalla Procura di Frosinone. L’accusa a suo carico è quella di favoreggiamento.

Il pensionato avrebbe manomesso il sistema di videosorveglianza dalla sua abitazione. Ha fatto sparire i video insieme alla scheda di memoria per coprire i movimenti del nipote. Dell’Omo dovrà rispondere ai magistrati anche riguardo al tentativo di sbarazzarsi di una pistola scacciacani. Ha tentato di nascondere tutto ciò che poteva per evitare guai al nipote. Dovrà rispondere di falsa testimonianza.

Omicidio Thomas Bricca: proseguono le indagini, i dettagli

La notizia di un secondo indagato circolava da qualche giorno. Luciano Dell’Omo ha cercato di coprire il nipote per l’alibi della sera in cui è avvenuto il delitto.

Alcuni giorni fa, i militari hanno eseguito una serie di perquisizioni in località Fraschette, in varie abitazioni della famiglia Toson.  Tra queste abitazioni, c’è la casa dove risiede Mattia, quella dei nonni. Qui i militari, nel verificare le telecamere di sicurezza installate nella casa, non hanno trovato la scheda video. La memoria video dell’impianto che fornisce i movimenti in entrata ed uscita dall’abitazione non c’era. In più, il ‘nonno’ ha smontato le telecamere nel tentativo di sbarazzarsi dell’impianto.

Quella scheda video avrebbe fornito una versione diversa rispetto all’alibi del nipote? Molto probabilmente, sì.

I carabinieri hanno anche intercettato alcune conversazioni che hanno fatto scattare i controlli alle Fraschette.

L’alibi di Mattia vacilla

Oltre al nonno di Mattia Toson, è stata sentita anche la moglie come persona informata sui fatti. Tra i testimoni, ci sono decine di persone che non forniscono la stessa ricostruzione.

L’alibi di Mattia sulla sera del delitto vacilla. Ha riferito di trovarsi a cena dagli Spada insieme agli altri familiari ma qualcosa non quadra tra testimonianze e interrogatorio in Procura. Si è contraddetto dinanzi alle contestazioni dei magistrati riguardo alla sua partecipazione alla cena. Sarebbe arrivato più tardi rispetto all’ora degli spari al Girone.

In più, Mattia pare fosse sconvolto, tanto che sarebbe andato via prima del previsto. Qualcosa non quadra neanche sugli spostamenti del ragazzo prima e dopo.

Tuttavia, mancano ancora elementi fondamentali come la pistola utilizzata per l’omicidio (che non si trova) e lo scooter T Max usato dai sicari che hanno aperto il fuoco.

Che ne pensate di questa vicenda? A voi i commenti!