Il corpo di Sarah Scazzi sarà riesumato per analisi mai effettuate. Una svolta nel caso di Avetrana? Ecco che cosa succederà!
Il caso Sarah Scazzi torna a far discutere a distanza di anni. L’ipotesi di riesumare il corpo della giovane vittima è stata avanzata per eseguire analisi mai effettuate prima. In particolare, il medico legale sottolinea che le unghie della ragazza, uccisa nel 2010 ad Avetrana, non sono mai state analizzate. Potrebbero contenere tracce di DNA utili a chiarire i dettagli di quella tragica giornata e a confermare o confutare dichiarazioni già raccolte.
La trasmissione FarWest ha riportato l’attenzione sul caso, mostrando fotografie inedite scattate a Michele Misseri dopo il suo arresto. Nelle immagini si notano segni sulle spalle e sulle braccia, descritti dal medico del carcere come lesioni da unghiatura risalenti a circa quaranta giorni prima della visita. Queste ferite potrebbero coincidere con il tentativo di Sarah di difendersi durante un’aggressione.
Interrogato in merito, Misseri ha ammesso che la nipote si era difesa da lui durante un presunto tentativo di approccio sessuale. Tuttavia, lo stesso uomo ha cambiato versione più volte nel corso degli anni, attribuendosi l’intera responsabilità del delitto e scagionando sua moglie Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri, condannate all’ergastolo come esecutrici materiali dell’omicidio.
Il medico legale insiste sull’importanza di analizzare eventuali residui presenti sotto le unghie della ragazza. Se vi fossero tracce del DNA di Michele Misseri, ciò rafforzerebbe l’ipotesi di un suo coinvolgimento diretto nell’aggressione. Tuttavia, si parla anche della possibilità di trovare un DNA estraneo che potrebbe aprire scenari inediti sul caso.
Nonostante l’importanza scientifica di nuovi accertamenti, la riesumazione del corpo richiede estrema cautela, sia per ragioni etiche che legali. La verità potrebbe finalmente emergere o complicare ulteriormente un caso già segnato da molte contraddizioni.
Cosa pensi di questa ipotesi? Lascia la tua opinione nei commenti per continuare la riflessione.