• Ven. Nov 22nd, 2024

Caso Pifferi, La Piccola Diana: Testimonianza Agghiacciante Della Madre!

A processo davanti alla Corte d’Assise di Milano, Alessia Pifferi ha rilasciato una testimonianza agghiacciante. Perché ha abbandonato la piccola Diana?

 

Caso Pifferi: la madre di Diana a processo, confessioni da brivido

Nel luglio 2022, la piccola Diana, di appena 18 mesi, è morta di stenti, abbandonata a casa per sei giorni.

La madre, Alessia Pifferi, è imputata per omicidio volontario pluriaggravato.

A processo davanti alla Corte d’Assise di Milano, Alessia Pifferi ha confessato spiegando perché ha abbandonato sua figlia per 6 giorni a casa da sola. Aveva paura del suo compagno, paura di parlare, perciò non è tornata a casa. Non disse niente e lui la riportò a casa sua.

La 37enne, quella settimana, si trovava a Bergamo con il compagno. Doveva recarsi a Milano per lavoro e lei lo aveva accompagnato senza passare a casa, in via Parea, dove si trovava la piccola Diana da sola.

Rispondendo alle domande del pubblico ministero, Alessia ha ammesso che si preoccupava di sua figlia ma temeva la reazione del suo uomo. Era aggressivo verbalmente e, una volta, ha provato a sbatterla contro un vetro durante una lite. Aveva paura anche di parlare con lui, tanto che non gli ha chiesto di riportarla a casa.

Alessia Pifferi e i tranquillanti

Per il suo compagno, la piccola era solo un intralcio. L’uomo diceva che le voleva bene ma Alessia ha ammesso in tribunale che l’ha solo usata.

Alessia Pifferi ha insistito sul fatto che lei e la piccola Diana erano molto legate. Non si staccava mai da sua figlia, la piccola la seguiva anche in bagno.

La donna iniziò a lasciarla da sola su consiglio del signor d’Ambrosio per andare a fare la spesa. L’ha lasciata da sola pochissime volte, ha specificato in aula. Pensava che il latte sarebbe bastato, la lasciava in un lettino da campeggio. L’indomani, di solito, tornava a casa e la bambina era tranquilla, la cambiava e le dava la pappa. Alessia andava dal compagno nei fine settimana. Inizialmente, portava con sé la bimba, altre volte la lasciava ad un’amica.

Ha dichiarato fermamente di non aver mai dato gocce o tranquillanti a sua figlia. Il suo compagno ha tentato di aggiungere tranquillante nel bicchiere ma lei non ha mai preso tranquillanti, non ne aveva bisogno. Lui lo usava per dormire.

Il giorno in cui Alessia scopre che Diana è morta

Al suo rientro, il 20 luglio 2022, Alessia è andata subito in stanza della piccola Diana. Era nel lettino, l’ha accarezzata, non si muoveva. Non era fredda, ha tentato di rianimarla, l’ha presa in braccio, le ha fatto un massaggio cardiaco ed ha provato a bagnarle le manine, i piedini, la testa.

A quel punto, Alessia ha cominciato a sudare, tremare, piangere. Ha chiesto aiuto al compagno ma lui non venne. Ha chiamato il 118, era sotto shock. Quando vide i medici, capì che non c’era più niente da fare per la piccola Diana.

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