Nuove analisi riaprono il caso Resinovich e portano a un nome già sentito: suo marito. Ecco che cosa è stato scoperto!
La vicenda di Liliana Resinovich, rimasta avvolta nel mistero per oltre tre anni, torna con forza al centro dell’attenzione pubblica. Dopo indagini complesse, ipotesi smentite e ricostruzioni controverse, c’è finalmente una svolta: Sebastiano Visintin, il marito della donna, è ufficialmente indagato per omicidio.
Liliana era scomparsa in circostanze mai chiarite nel dicembre di alcuni anni fa. Il suo corpo fu ritrovato settimane dopo in un’area verde nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. Le prime supposizioni parlavano di un gesto volontario, ma i risultati delle nuove analisi sul cadavere riesumato raccontano una verità molto diversa. Secondo quanto emerso, la morte non fu dovuta a un suicidio, ma coinvolse l’intervento di un’altra persona.
È stata la trasmissione Quarto Grado a rendere pubblica la notizia dell’iscrizione di Visintin nel registro degli indagati. Gli inquirenti si sono recati nella sua abitazione per eseguire una perquisizione, che si sarebbe conclusa all’alba. Fino ad ora, né lui né l’amico di Liliana, Claudio Sterpin, erano mai stati formalmente indagati, nonostante le tante ipotesi circolate.
Il racconto di Visintin, secondo cui quella mattina era uscito presto per fare alcune consegne e provare una nuova videocamera, presenta ora nuove zone d’ombra. Una testimone ha smentito la sua versione, dichiarando di non averlo mai visto nel luogo dove lui sostiene di essere stato.
Il suo avvocato, Paolo Bevilacqua, ha spiegato che l’iscrizione è un passaggio tecnico, ma anche utile per permettere eventuali accertamenti e tutelare i diritti del suo assistito. Ha anche sottolineato come la pressione mediatica sul caso sia stata costante, e spesso alimentata proprio dalle apparizioni pubbliche di Visintin, che secondo il legale avrebbe fatto meglio a restare lontano dai riflettori.
Questa nuova fase dell’inchiesta potrebbe finalmente fare luce su quanto accaduto davvero a Liliana. Ma per ora, restano ancora molte domande aperte.
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