Il mistero intorno alla morte di Liliana Resinovich potrebbe essere risolto grazie all’autopsia psicologica. Ecco di cosa si tratta e come funziona!
Nel caso della tragica scomparsa di Liliana Resinovich, l’autopsia psicologica emerge come possibile strumento chiave per far luce su ciò che è realmente accaduto. Nonostante l’autopsia tradizionale sia stata già eseguita, l’attenzione si sposta ora sulla possibilità di analizzare il comportamento di Liliana nelle settimane precedenti alla sua morte. È stato lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi a suggerire, durante una trasmissione televisiva, l’uso di questa tecnica per chiarire se si tratti di suicidio o di omicidio.
L’autopsia psicologica potrebbe essere determinante in casi come questo, in cui il confine tra suicidio e omicidio appare incerto. Questo metodo investigativo è nato negli Stati Uniti negli anni ’70, inizialmente pensato per prevenire il suicidio analizzando i segnali presenti nel comportamento delle persone.
Questa tecnica richiede una raccolta meticolosa di informazioni, dalla storia personale e familiare della persona fino a dettagli di vita quotidiana. L’obiettivo è capire se Liliana, come molte persone con intenzioni suicidarie, apparisse stranamente serena nelle sue ultime settimane, un segnale a volte frainteso come risoluzione di una crisi, ma che può in realtà rivelare una decisione già presa. Picozzi ha specificato che l’indagine non deve limitarsi agli eventi recenti, ma esplorare l’intera storia della persona, compresi i suoi modi di affrontare situazioni difficili.
L’autopsia psicologica non si basa su impressioni o interpretazioni personali, ma su prove concrete come cartelle cliniche e documentazioni dettagliate, analizzando i modi in cui la persona ha superato i momenti di crisi nel corso della vita. Questo approccio può rivelare se c’erano segnali che indirizzassero verso un gesto estremo o se, al contrario, ci siano elementi che facciano pensare a un possibile omicidio.
La procura e il giudice per le indagini preliminari hanno ancora tempo per nominare uno specialista che possa eseguire un’autopsia psicologica sul caso di Liliana Resinovich. Questa analisi potrebbe offrire nuove prospettive su un caso ancora avvolto nel mistero.
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