La vicenda della scomparsa di Giulia Tramontano continua ad evolversi, infatti è recentemente uscita una testimonianza contro Alessandro Impagnatiello. Ecco che cosa hanno detto!
Il processo contro Alessandro Impagnatiello, ex barman accusato di aver tragicamente posto fine alla vita della compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, prosegue con testimonianze che gettano una luce sinistra sugli eventi che hanno preceduto il delitto. Le accuse a suo carico, di una gravità inaudita, comprendono omicidio volontario aggravato da una serie di circostanze, tra cui premeditazione, crudeltà e la relazione di convivenza con la vittima, oltre all’interruzione di gravidanza non consensuale e l’occultamento del cadavere.
La sorella di Giulia, Chiara Tramontano, ha fornito una testimonianza che ha portato un gelo nell’aula di tribunale, rivelando i sintomi preoccupanti che Giulia aveva condiviso con la famiglia nei giorni precedenti il suo assassinio. Le parole di Giulia su cibi e bevande che “avevano un sapore assurdo” e su un “gran bruciore allo stomaco” hanno sollevato sospetti sull’azione di Impagnatiello, che, secondo gli inquirenti, avrebbe avvelenato per mesi la compagna con dosi di topicida.
Ulteriori dettagli sono emersi riguardo le ricerche internet di Impagnatiello su “veleno per topi” e “veleno per topi in gravidanza”, nonché le lamentele di Giulia riguardanti un odore di ammoniaca o candeggina nell’acqua di casa. Questi elementi, combinati con la crescente tensione nella loro relazione, culminata nella decisione di Giulia di mantenere il bambino nonostante le pressioni per l’aborto, delineano un quadro inquietante e doloroso.
La situazione si aggrava ulteriormente con la scoperta dell’infedeltà di Impagnatiello e la sua relazione parallela, che Giulia aveva scoperto poco prima di essere uccisa. La modalità dell’omicidio, con Giulia colpita 37 volte da un coltello e gli sforzi di Impagnatiello di nascondere il corpo e inscenare la sua scomparsa, sottolineano la premeditazione e la crudeltà degli atti.
Questo caso ha scosso profondamente l’opinione pubblica, sollevando questioni riguardanti la violenza contro le donne, l’abuso all’interno delle relazioni e la necessità di maggiore protezione e supporto per le vittime. La comunità attende con ansia l’esito del processo, sperando in giustizia per Giulia Tramontano e il suo bambino non nato.
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