Tutta la comunità italiana è ancora in lutto per la scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta già molti anni fa. Ma forse queste indagini stanno per avere un termine. Ecco che cosa è stato scoperto!
Sta per essere depositata una perizia fonica significativa nella lunga indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983. Secondo questa analisi, vi sarebbe un’alta corrispondenza tra la voce registrata durante una telefonata misteriosa e quella di Marco Accetti.
La chiamata in questione fu ricevuta dalla famiglia Orlandi il 5 luglio 1983, e una voce maschile con accento anglosassone affermava di avere informazioni sulla ragazza scomparsa. La perizia ha rivelato che la voce di Marco Accetti e quella della registrazione corrispondono all’86%. Questo risultato potrebbe essere un punto di svolta nel caso, dato che Accetti è un personaggio centrale nelle indagini, avendo precedentemente confessato di essere coinvolto nei rapimenti di Emanuela e di un’altra giovane, Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio dello stesso anno.
Marco Fassoni Accetti, già noto alle cronache per altri crimini, nel 2013 ha affermato di essere direttamente coinvolto nelle sparizioni, che avrebbero avuto luogo in un contesto di tensioni interne al Vaticano. Nonostante queste dichiarazioni, la Procura di Roma ha successivamente archiviato il caso contro di lui, attribuendo le sue affermazioni a calunnia e autocalunnia.
La recente perizia fonica è stata commissionata dall’avvocato di Accetti e realizzata da Marco Arcuri, un esperto di informatica e intelligenza artificiale. Durante la perizia, Accetti ha dovuto ripetere le frasi pronunciate nelle telefonate incriminate per un confronto diretto.
Questa scoperta aggiunge un altro tassello al mistero di uno dei casi più enigmatici e discussi d’Italia, mantenendo viva l’attenzione su una vicenda che ha attraversato decenni senza una conclusione definitiva.
Cosa ne pensate? A voi i commenti!