• Dom. Set 8th, 2024

Caso Alessia Pifferi: La Svolta Inaspettata!

Il caso che coinvolge Alessia Pifferi torna a far parlare di sè. Infatti c’è stata una svolta inaspettata durante le ultime indagini. Ecco che cosa è successo!

 

Il caso Pifferi è al centro di un’indagine giudiziaria che coinvolge due psicologhe del carcere di San Vittore a Milano. Queste professioniste sono accusate di favoreggiamento e falso ideologico per aver redatto una relazione psicologica su Alessia Pifferi. Pifferi è attualmente in processo per l’accusa di omicidio pluriaggravato, in seguito alla morte della figlia Diana, lasciata senza assistenza per sei giorni nel luglio 2022.

Il procuratore Francesco De Tommasi ha sollevato dubbi sulla relazione delle psicologhe, sostenendo che avrebbero indirizzato Pifferi verso una “tesi alternativa difensiva”, suggerendo un possibile disturbo mentale. Inoltre, è coinvolta nell’indagine anche l’avvocato Alessia Pontenani, legale di Pifferi, per le stesse accuse.

Secondo De Tommasi, le psicologhe avrebbero attestato falsamente un quoziente intellettivo molto basso di Pifferi, suggerendo un “deficit grave”. Questo test, però, secondo il pm, non è adeguato per scopi diagnostici. Le psicologhe sono accusate di aver svolto una consulenza difensiva oltre i limiti delle loro competenze professionali.

La Procura di Milano sta indagando su ulteriori episodi in cui le psicologhe potrebbero aver agito in maniera simile. I consulenti della Procura, gli psichiatri Marco Lagazzi e Alice Natoli, hanno espresso forti perplessità sulla pratica adottata dalle psicologhe, che non avrebbero mai osservato in altri casi di detenuti.

Il test psicometrico Wais ha indicato un ritardo mentale in Pifferi, ma i consulenti hanno messo in discussione l’adeguatezza e la pertinenza di tale test nel contesto penitenziario. Secondo loro, questo avrebbe influenzato l’analisi della capacità di intendere e di volere di Pifferi, dando più peso alle informazioni ottenute dalle psicologhe piuttosto che alle reali esperienze della donna.

Attualmente, si sta attendendo il deposito della perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, per valutare la capacità di intendere e di volere di Pifferi. La difesa, rappresentata dall’avvocato Pontenani, ha sottolineato i risultati della relazione delle psicologhe, indicando un “gravissimo ritardo mentale” della donna.

La Procura di Milano ha ordinato perquisizioni alle psicologhe anche per indagare la loro gestione di altri casi, oltre a quello di Pifferi. Questa indagine rivela la complessità del sistema giudiziario e il ruolo cruciale degli esperti nel fornire valutazioni obiettive e appropriate.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!