• Ven. Nov 22nd, 2024

Anna Lorenzi, Giovane Ragazza Perde La Vita: Incidente Sul Lago Di Garda!

Anna Lorenzi, originaria di Negrar ma residente a Verona, ha perso la vita nel tentativo di salvare il fratello di soli 14 anni. La giovane donna aveva solo 20 anni: ecco la ricostruzione del tragico evento.

 

Tragedia sul lago di Garda: ecco com’è morta Anna Lorenzi

Sembrerebbe che Anna si trovasse al Lago in compagnia dei due fratelli più piccoli, per trascorrere una giornata rilassante insieme a loro. A un tratto il fratello più giovane, mentre faceva il bagno, avrebbe iniziato ad annaspare tra le onde. La ventenne veronese, vedendo il fratello in serie difficoltà, non avrebbe esitato a tuffarsi per salvarlo. Anna gli avrebbe sorretto il corpo e poi, stremata, sarebbe scomparsa inabissandosi improvvisamente.

Secondo quanto dichiarato dagli esperti, i fondali del Lago di Garda si espanderebbero inaspettatamente, raggiungendo una profondità di diversi metri. Coloro che hanno assistito alla tragedia avrebbero chiamato immediatamente i soccorsi. Gli uomini della Guardia Costiera si sarebbero prodigati subito nella ricerca della ragazza. Alcuni di loro si sarebbero immersi diverse volte in snorkeling per rintracciarla il più in fretta possibile.

La giovane donna sarebbe stata individuata nei pressi di un fondale di 6 metri, a 30 metri dalla spiaggia e poi riportata a riva. Nonostante i ripetuti, ma vani, tentativi di rianimazione è morta. Il tragico episodio si è verificato davanti agli occhi del padre, degli altri due fratelli della vittima e dei bagnanti presenti in spiaggia. Il fratello più giovane, intanto, era già stato trasportato a riva, fortunatamente sano e salvo, da due ragazzi che si sarebbero tuffati dopo aver udito le grida di aiuto. Purtroppo la donna è andata a fondo, forse per un malore, non riuscendo più a riemergere.

Anna Lorenzi ha perso la vita per salvare il fratello: ecco chi era

Anna Lorenzi viveva nel quartiere del Chievo, a Verona e avrebbe compiuto 21 anni il prossimo 24 Dicembre. Secondo le prime ricostruzioni la giovane si sarebbe tuffata dopo aver intuito che il fratello fosse in pericolo. Nonostante siano accorsi subito i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera, la Croce Rossa, i volontari della Protezione Civile, per Anna non c’è stato più nulla da fare. Questa tragica vicenda va ad aggiungersi ai numerosi casi di annegamento degli ultimi giorni.

In Italia muoiono circa 300-400 persone all’anno per annegamento, con un aumento delle vittime nelle acque di laghi e fiumi, piscine, litorali marini e in mare aperto. Dal mese di Maggio sarebbero stati registrati 20 decessi per annegamento, tra cui 7 bambini. Le cause principali andrebbero imputate all’inesperienza, a improvvisi malori e alla mancanza di prevenzione pubblica. In Italia solo il 30% dei soggetti tra 5 e i 18 anni sa nuotare discretamente. Un altro 30% è in grado di stare a galla, mentre un 10% sa nuotare solo in piscina.

Sarebbe utile frequentare corsi di nuoto in età precoce, a partire dai 6 anni, possibilmente in mare. Detto questo, possiamo concludere dicendo che una corretta informazione unita alla conoscenza dei rischi legati a comportamenti scorretti potrebbero ridurre il fenomeno dell’annegamento. Ovviamente sarebbe necessario sorvegliare maggiormente i bambini e conoscere le nozioni di primo soccorso: siete d’accordo anche voi?