Il consiglio che Papa Francesco ha dato all’Ucraina non è piaciuto al suo premier. Infatti, Zelensky ha risposto a tono. Ecco che cosa ha detto!
La proposta di Papa Francesco, volta a incoraggiare l’Ucraina a intraprendere negoziati di pace con la Russia, ha suscitato una risposta decisa da parte del governo ucraino. Il Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha enfatizzato con forza l’identità e la resilienza dell’Ucraina, sottolineando che la bandiera nazionale gialla e blu è un simbolo di vita, sacrificio e vittoria per il suo popolo. L’invito del Pontefice a negoziare è stato interpretato come un tentativo di equiparare moralmente le posizioni di Ucraina e Russia, suscitando il disappunto di Kiev.
Kuleba ha inoltre alluso a episodi storici controversi, esprimendo preoccupazione per un possibile ripetersi degli errori del passato. Nonostante le critiche, ha riconosciuto le preghiere e gli sforzi del Papa per la pace, proponendo una visita apostolica in Ucraina come opportunità per una comprensione più profonda della situazione.
Anche il Presidente Volodymyr Zelensky ha espresso riserve sulla proposta di mediazione del Vaticano, preferendo sottolineare l’importanza del supporto concreto e spirituale ricevuto da leader religiosi che condividono la vicinanza fisica e ideale con il popolo ucraino.
La reazione dell’Ucraina rivela la complessità delle dinamiche internazionali e il difficile equilibrio tra il desiderio di pace e la necessità di difendere l’integrità territoriale e l’indipendenza nazionale. La proposta di una visita papale potrebbe aprire nuove vie di dialogo, offrendo al Vaticano l’opportunità di comprendere meglio le sfide e le aspettative dell’Ucraina in questo momento storico di conflitto.
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