Tre turisti pugliesi sono stati protagonisti di una notte di vera paura sotto l’assedio di un branco di cinghiali affamati. L’episodio si è verificato nella Riserva Naturale dello Zingaro, presso Trapani. Ecco i dettagli dell’accaduto.
Riserva dello Zingaro: turisti circondati dai cinghiali
Nel tardo pomeriggio di Domenica 20 Agosto, tre giovani baresi hanno deciso di effettuare un’escursione all’interno della Riserva dello Zingaro. La piccola comitiva era formata da due uomini di 26 e 32 anni e una donna di 27. I tre avrebbero lasciato l’auto presso l’ingresso della Riserva, precisamente sul versante di San Vito Lo Capo. Successivamente avrebbero percorso il sentiero alto fino a Borgo Cusenza.
Una volta iniziata la discesa, avrebbero notato un gruppo di cinghiali che tentava di avvicinarsi in modo minaccioso. Gli escursionisti, assaliti dal panico e dal timore di essere attaccati, avrebbero trovato rifugio nei bagni di un casolare. Proprio da lì avrebbero allertato il 112, chiedendo soccorso dopo aver dichiarato di essersi persi.
Con l’avvicinarsi del buio e tenendo conto del luogo particolarmente malagevole, il 118 ha dato l’allarme al Soccorso Alpino e Speleologico di Palermo. Questo avrebbe fatto intervenire una squadra di tecnici. Gli esperti sarebbero riusciti a localizzare i tre turisti dopo averli contattati telefonicamente. L’equipaggio del Soccorso Alpino, aiutato dal Corpo Forestale della Regione Sicilia, ha raggiunto il luogo in cui si erano rintanati i giovani escursionisti.
Il team di specialisti avrebbe messo in fuga i cinghiali grazie al rumore del fuoristrada e alla luce dei fari. Dopo essere stati soccorsi e rifocillati, i turisti sono stati accompagnati alla loro vettura. I tre ragazzi pugliesi erano molto spaventati e, dopo aver ringraziato i soccorritori, hanno dichiarato che mai più avrebbero voluto vivere un’esperienza simile.
Le regole per un’escursione perfetta: cosa sapere per sopravvivere ai cinghiali
Cosa fare quando ci si ritrova circondati da un branco di cinghiali? Ecco alcuni suggerimenti forniti dai soccorritori. La prima cosa da fare, una volta avvertita la loro presenza, è tornare subito indietro. È bene, inoltre, evitare di dare da mangiare a questi animali selvatici. I protagonisti dell’avventura nella Riserva dello Zingaro, inizialmente, hanno pensato di distrarre i cinghiali con il cibo.
Questo, in realtà, è stato un errore madornale poiché, così facendo, i tre ragazzi hanno attirato altri esemplari, ritrovandosi in breve tempo circondati da oltre 50 cinghiali. Questi animali, oltretutto, si muovono prevalentemente di notte, pertanto il richiamo del cibo è arrivato a tutti. Un altro consiglio importante riguarda la scelta del sentiero. Pur trovandosi di fronte a un itinerario apparentemente semplice, sarebbe opportuno calcolare in anticipo i tempi di percorrenza. Ovviamente, prima di cimentarsi in un’escursione, sarebbe meglio indossare calzature idonee, preferibilmente non scarpe da ginnastica.
L’ultimo suggerimento invita gli eventuali escursionisti a non utilizzare la torcia del telefonino per illuminare il percorso. Questo significherebbe restare senza luce e senza cellulare. Episodi come quello vissuto dai tre escursionisti pugliesi dovrebbero fare riflettere sull’importanza di una preparazione idonea. Questo per affrontare al meglio i rischi che si possono correre esplorando zone selvagge come la Riserva dello Zingaro.
Nell’ultimo periodo si sono moltiplicati i casi di avvistamento di cinghiali in diverse zone dell’Italia, con l’insorgere di situazioni molto pericolose. E voi, come vi sareste comportati in un caso analogo?