I soldati di Putin sono incappati in un grossissimo guaio di recente, e ciò potrebbe portare a conclusioni negative per quanto riguarda il conflitto di cui è protagonista. Ecco che cosa sta succedendo!
In Russia, sei detenuti accusati di appartenere all’Isis hanno preso in ostaggio due guardie carcerarie in un centro di detenzione nella regione di Rostov, nel sud del paese. Armati di coltello, manganello di gomma e di un’ascia antincendio, i sequestratori hanno chiesto un’auto per poter lasciare il carcere. Secondo la Tass, uno degli ostaggi sarebbe stato ammanettato e si tratterebbe di un ufficiale operativo e un ispettore-supervisore.
Secondo Reuters, i detenuti autori del sequestro sono stati uccisi e le due guardie carcerarie sono state liberate. Il servizio penitenziario federale russo ha dichiarato in un comunicato che è stata effettuata un'”operazione speciale” per liberare gli ostaggi, specificando che i criminali sono stati eliminati e che i dipendenti tenuti in ostaggio sono stati rilasciati illesi.
Diversi video e immagini dell’episodio sono stati pubblicati sui social, in particolare su Telegram, mostrando gli estremisti armati e il tentativo di sequestro. Le autorità hanno comunicato che i prigionieri erano tenuti in celle diverse, ma esisteva un collegamento tra loro e la presa degli ostaggi era in preparazione da diversi mesi. Si sta indagando per capire se l’azione sia stata coordinata dall’esterno.
Sul luogo dell’incidente sono presenti il capo del servizio penitenziario federale russo per la regione di Rostov, i rappresentanti delle forze dell’ordine e della procura. Secondo la Tass, i sequestratori erano stati condannati a 18 anni di carcere nel dicembre 2023 per aver pianificato un attentato nell’oblast di Karačaj-Circassia, con l’intento di far saltare in aria l’edificio della Corte Suprema.
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