• Dom. Mar 16th, 2025

Un documento segreto rivela le sei condizioni imposte da Mosca per fermare la guerra in Ucraina. Ma Kiev non intende cedere. Ecco quali sono le sei condizioni di Putin!

 

Un dossier dei servizi segreti russi ha svelato le condizioni imposte da Mosca per porre fine al conflitto con l’Ucraina. Tra le principali richieste ci sono il riconoscimento della Crimea e di altre regioni come parte della Russia, la rimozione di Zelensky dal potere e l’abbandono definitivo dell’adesione alla NATO. Il Cremlino chiede inoltre la revoca delle sanzioni economiche e una drastica riduzione delle forze armate ucraine.

Secondo un rapporto ottenuto dal Washington Post, la Russia avrebbe stilato un elenco di sei condizioni fondamentali per interrompere le ostilità. Questo documento risale a qualche tempo fa e sarebbe stato utilizzato nei colloqui diplomatici di Gedda con gli Stati Uniti. La proposta, secondo Mosca, mira a eliminare le cause profonde del conflitto e a raggiungere una pace stabile, anche se i tempi per un cessate il fuoco definitivo restano incerti.

Le richieste avanzate da Putin risultano difficili da accettare per Kiev, che le considera una mossa per prolungare il conflitto e indebolire ulteriormente il Paese.

La questione più spinosa riguarda il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea e su quattro regioni contese: Zaporizhzhia, Cherson, Lugansk e Donetsk. Inoltre, Mosca pretende la creazione di una zona cuscinetto tra le aree di confine come Bryansk e Belgorod.

Oltre al cambio di leadership in Ucraina, la Russia chiede che Kiev rinunci all’ingresso nella NATO e che cessino gli aiuti militari da parte dell’Occidente. Sul piano economico, Mosca vuole l’eliminazione di tutte le sanzioni imposte dalla comunità internazionale.

Un altro punto critico riguarda la riduzione delle forze armate ucraine: secondo le richieste russe, l’esercito di Kiev dovrebbe essere drasticamente ridotto, passando da un milione di soldati a poche decine di migliaia. Infine, il Cremlino si oppone alla presenza di forze di pace europee in Ucraina, proponendo in cambio di non posizionare missili balistici in Bielorussia, a patto che anche gli Stati Uniti rispettino la stessa condizione.

Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, ha commentato le richieste di Mosca sottolineando che la Russia non sembra realmente interessata alla pace. Secondo lui, accettare queste condizioni significherebbe privare l’Ucraina della possibilità di difendersi, lasciandola vulnerabile agli attacchi futuri.

Le autorità di Kiev hanno ribadito che non cederanno sui territori occupati, considerandoli parte integrante della loro sovranità. La questione non è solo militare, ma anche identitaria e politica. Per l’Ucraina, concedere queste richieste significherebbe accettare una sconfitta che potrebbe compromettere la sua indipendenza.

Resta da vedere come evolveranno i negoziati tra Mosca e Washington e se si riuscirà a trovare un compromesso accettabile per entrambe le parti.

Le condizioni di Putin possono davvero portare alla pace o servono solo a rafforzare la posizione russa? Cosa ne pensate?