Putin ha recentemente dichiarato che “il Cremlino è pronto”: questo è un chiaro messaggio di quello che succederà. Nel frattempo, l’UE si prepara. Ecco che cosa accadrà!
Il presidente russo Vladimir Putin è al centro dell’attenzione mediatica per una serie di sviluppi significativi. Innanzitutto, il Cremlino ha annunciato che Putin sta preparando varie visite e contatti ad alto livello, sebbene non sia stata confermata né smentita una specifica visita in Cina per maggio, come riportato da Reuters. Questo viaggio, se confermato, segnerebbe il primo spostamento all’estero di Putin dopo la sua recente vittoria elettorale e avrebbe luogo prima di un’attesa visita del presidente cinese Xi Jinping in Europa.
Parallelamente, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha telefonato a Putin per congratularsi per la sua rielezione, discutendo di espandere ulteriormente la cooperazione bilaterale. Questi eventi sottolineano l’importanza delle relazioni diplomatiche della Russia con altre nazioni chiave.
Nel contesto della sicurezza interna, durante una riunione del consiglio del servizio di sicurezza russo (Fsb), Putin ha esortato a non dimenticare i traditori e coloro che si sono uniti ai gruppi di sabotaggio ucraini, promettendo punizioni severe. Ha inoltre affermato che tutti i tentativi delle forze ucraine di infiltrarsi in territorio russo sono falliti, evidenziando la necessità di rafforzare le capacità di combattimento delle guardie di frontiera russe.
Sul fronte internazionale, il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha inviato un messaggio di congratulazioni a Putin, lodando la posizione russa a sostegno della causa palestinese. Questo gesto riflette la complessità delle alleanze geopolitiche e il ruolo della Russia nel contesto medio-orientale.
Infine, l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) ha analizzato le dichiarazioni di Putin post-elettorali, interpretandole come un tentativo di gettare le basi per una guerra prolungata in Ucraina. Secondo l’Isw, Putin sta cercando di sfruttare il supporto ottenuto nelle recenti elezioni per giustificare un conflitto continuo e un’occupazione a lungo termine dell’Ucraina, sotto il pretesto di proteggere i civili nei territori occupati.
Queste diverse faccende mettono in luce la complessità e la multidimensionalità della politica interna ed estera della Russia sotto la guida di Putin, tra relazioni diplomatiche, questioni di sicurezza e strategie geopolitiche.
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