• Dom. Set 8th, 2024

Pignoramento Telematico: Il Fisco Potrà Accedere Ai Conti Correnti!

Secondo alcune indiscrezioni la nuova Legge di bilancio dovrebbe contenere una norma che consentirebbe al Fisco di accedere ai conti correnti dei debitori per valutare l’esistenza di somme per mettersi in regola. Scopriamo insieme cosa prevede la manovra.

 

Pignoramenti più facili e veloci: come interviene il Fisco

Alcune indiscrezioni rivelano che il Fisco potrebbe accedere direttamente al conto corrente dei contribuenti in debito con lo Stato. Ciò consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di verificare la disponibilità del debitore prima di attuare il pignoramento. L’incaricato della riscossione sarebbe, quindi, autorizzato ad accedere telematicamente alle informazioni riguardanti le somme giacenti sui conti correnti.

Qualora esistessero crediti, l’agente potrebbe notificare l’ordine di pagamento. Attualmente la misura di pignoramento si avvia dopo alcuni passaggi. Il primo prevede l’invio della cartella, seguito dai vari solleciti, nel caso in cui il contribuente non procedesse al pagamento. Trascorso un anno dall’invio della cartella, il debitore riceve un avviso di intimazione che lo invita a saldare il debito entro 5
giorni. In questo caso è possibile chiedere la rateizzazione della somma dovuta.

Se il debitore evade anche in questa circostanza, l’agente della riscossione può già verificare se e dove il contribuente ha dei conti correnti, rivolgendosi agli istituti di credito. Le banche, in questo caso, hanno 60 giorni di tempo per rispondere. Il pignoramento non include l’ultimo stipendio, limite necessario per provvedere alle esigenze del debitore. Fino ad oggi, però, l’Agenzia delle Entrate non avrebbe potuto vedere le somme depositate nei conti correnti. Questa possibilità avrebbe permesso di prelevare l’importo dovuto in caso di disponibilità. I dettagli della misura sono stabiliti dal Mef, previa consulto con l’Abi, l’Associazione dei prestatori dei servizi di pagamento e il Garante della protezione dei dati personali. Il debitore riceverà una notifica dell’ordine di pagamento entro un mese dall’ingiunzione del creditore.

Pignoramento lampo: dietrofront di Giorgia Meloni

Secondo alcune fonti, nelle ultime ore Giorgia Meloni avrebbe rinnegato la bozza della manovra fiscale varata dal Governo nei giorni precedenti. Questa prevedeva la possibilità del Fisco di accedere ai conti correnti dei cittadini in debito con lo Stato. Dopo aver visionato la bozza della nuova misura, la premier avrebbe affermato categoricamente che il provvedimento non sarebbe passato. La norma, già stata contestata da Forza Italia e dalla Lega, aveva creato diverse tensioni interne. La Presidente del Consiglio è così intervenuta, dichiarando che la misura non esiste.

La norma relativa al pignoramento dei conti correnti è già presente nella normativa fiscale, ma la manovra avrebbe dovuto includere un provvedimento per rendere la procedura più semplice e veloce. Ciò avrebbe permesso all’Agenzia delle Entrate di recuperare le somme dovute dopo aver verificato l’effettiva disponibilità sui conti correnti dei cittadini morosi. Il pignoramento telematico sarebbe scattato solo oltre i 1.000 euro di debito con il Fisco. Ora, però, sembrerebbe destinato all’abrogazione. Il Fisco non potrà dunque accedere direttamente ai conti correnti dei cittadini debitori nei confronti dello Stato per verificarne la disponibilità finanziaria. Quali saranno le prossime mosse del Governo per contrastare l’evasione fiscale? A voi i commenti!