Secondo le ultime disposizioni del Governo, i giovani che hanno iniziato a lavorare nel 2020 potrebbero ottenere la pensione una volta compiuti i 71 anni. Ecco dunque che cosa succederà e come è cambiato il mondo del lavoro.
Posticipo della pensione: ecco cosa potrebbe capitare ai giovani lavoratori
Il mondo lavorativo di oggi non è quello a cui siamo stati abituati. Prima trovare un lavoro non era così difficile e i giovani avevano molte più possibilità. Oggi, invece, è proprio questa la fascia di popolazione ad essere maggiormente discriminata. L’apprendistato, i contratti a termine, gli stipendi troppo bassi: tutti requisiti che non fanno che influire negativamente sul rapporto lavorativo stesso.
Tutti i giovani che oggi si ritrovano ad avere un’età inferiore ai 35 anni potrebbero pagare in futuro questa grande instabilità che riguarda il mondo del lavoro odierno. Si parla infatti di un allungamento dei tempi pensionistici, al quale seguirà anche un assegno mensile piuttosto esiguo. Oltre al danno, quindi, anche la beffa.
Tutti i benefici relativi all’età pensionabile sono stati applicati a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996 e può quindi contare sui contributi versati per percepire un assegno pensionistico modesto. Chi ha cominciato a lavorare nel 2020, invece, potrà ottenere la pensione solo dopo aver compiuto 71 anni.
Questo è un dato molto triste per la popolazione italiana, elemento che potrebbe peggiorare nel corso degli anni. A tutti i fattori menzionati prima si aggiunge anche l’età dei lavoratori. Questi vanno in pensione sempre più tardi e non consentono ad un giovane ragazzo di poter fare il suo ingresso nel mondo del lavoro.
Il mondo del lavoro in Italia: la situazione attuale
Quelle annunciate sopra sono le conclusioni in merito a quanto si sta verificando nel mondo del lavoro italiano. Le varie indagini hanno rivelato come le aziende siano sempre più propense ad assumere i lavoratori a contratto determinato. Quest’ultima tipologia di rinnovo è salita alle stelle a discapito del cosiddetto posto fisso.
Per quanto riguarda il pagamento degli stipendi la situazione non è delle migliori. Questi sono piuttosto bassi rispetto agli altri Paesi Europei e spesso un lavoratore si ritrova a espletare la sua mansione per un periodo inferiore rispetto a quanto previsto dal contratto. Bisogna sempre considerare le differenze fra lavoratori dipendenti e autonomi, anche se le discriminazioni sembrano riguardare tutta la categoria.
Le prospettive verso il futuro non sono più incoraggianti. Questo perché, secondo i calcoli fatti dagli esperti, la situazione si andrà a cronicizzare e quindi i lavoratori saranno sempre più vecchi nel momento in cui si ritireranno dal mondo del lavoro. Questo permetterà loro di avere introiti più alti, anche se il guadagno finale supererà molto difficilmente i 1.000 € totali. Si stima inoltre che per raggiungere questa cifra l’italiano medio dovrà essere operativo fino al compimento dei 74 anni di età.
Qual è il vostro pensiero in merito all’allungamento dell’età pensionabile? I lavoratori dovrebbero ritirarsi prima per offrire la possibilità ai giovani di mettersi in gioco oppure è giusto che questi lavorino di più in quanto la vita media si è allungata? A voi i commenti!