Papa Francesco considera il cardinale Raymond Leo Burke un suo nemico. Perché? Il Pontefice ha anticipato le sue intenzioni nei confronti del cardinale.
Papa Francesco ha un nemico: il cardinale Burke
Nel dicembre 2013, 9 mesi dopo essere stato eletto al soglio pontificio, Papa Francesco ha rimosso il cardinale Raymond Leo Burke da membro della Congregazione dei vescovi. Al suo posto ha scelto il cardinale Donald Wuerl, decisamente liberale.
A gennaio 2023, il quotidiano Repubblica indicava Burke tra gli esponenti della ‘fronda statunitense’. Burke ha posizioni più tradizionaliste rispetto a quelle del papa, è un estimatore di Donald Trump. E’ anche un oltranzista ‘pro life’, un negazionista del virus Covid e, in passato, si è detto contrario alla comunione ai divorziati risposati.
D’altro canto, ha sempre respinto l’idea (e l’etichetta) di ‘nemico del papa’, ma questo non ha impedito al pontefice di prendere una decisione. Non è ancora ufficiale, ma Papa Francesco ha anticipato che toglierà lo stipendio e l’appartamento di Roma al 75enne cardinale statunitense.
Pare abbia preso questa decisione durante la riunione con i capi di dicastero della Curia romana il 20 novembre. Mancherebbe soltanto l’atto formale. La Nuova Bussola Quotidiana ha riferito che l’ufficialità potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Una fonte vaticana avrebbe rivelato alla Bussola questa indiscrezione confermata, in seguito, da altre fonti.
Un provvedimento grave e inaudito
Per Papa Francesco, la presunta inimicizia del cardinale Burke è diventata un’ossessione, ultimamente. Ciò che lo infastidisce è che sia statunitense e che richiami costantemente alla dottrina e tradizione della Chiesa. Risiede a Roma, vicino piazza San Pietro, da dove potrebbe ‘tramare’ contro di lui – penserà Bergoglio.
Burke, in effetti, ha criticato il concetto di sinodalità del papa. Il cammino sinodale, la ricerca della volontà di Dio non solo a titolo personale ma come comunità cristiana. Burke critica il fatto che Bergoglio voglia cambiare la natura della Chiesa con la ‘Babele sinodale’.
E’ lecito per un cardinale richiamare il Papa al suo compito. Anzi, più che un diritto, è un dovere dei cardinali farlo. Il papa sta concentrando su Burke una campagna di demonizzazione, come se fosse il regista di trame occulte contro di lui.
A novembre 2014, Papa Francesco ha rimosso Burke anche dalla carica di prefetto della Segnatura apostolica. Gli è stata affidata, invece, la carica di Patrono del Sovrano Ordine di Malta ma, nel 2017, Burke è stato esautorato anche da questo incarico.
Ora il papa vuole togliergli appartamento a Roma e stipendio. E’ un provvedimento grave e inaudito – ha sottolineato La Nuova Bussola – a dispetto di qualunque principio legale ed ecclesiale. Probabilmente, Bergoglio vuole allontanare da Roma Burke, che resiste alla rivoluzione in atto con l’avvicinarsi del Conclave. Forse, è anche una sorta di avvertimento per chi opera nella Curia Romana.
La Nuova Bussola ha concluso ammettendo che la fine di questo pontificato ha l’aria di essere sempre più una dittatura sudamericana.
Che ne pensate della decisione di Papa Francesco? A voi i commenti!