Un muratore ha fatto una follia, dopo non aver ripetutamente ricevuto la busta paga dal proprio datore di lavoro. Ecco che cosa ha combinato!
Un giovane operaio vicentino di 26 anni, di origini egiziane ma residente in Italia con regolare permesso di soggiorno, ha recentemente suscitato scalpore per un gesto di protesta abbastanza estremo. Stufo di non ricevere il compenso promesso per i lavori di muratura eseguiti in un cantiere di Vicenza, in Via Bellini, l’uomo ha deciso di tornare sul luogo di lavoro lunedì 22 aprile e di iniziare a demolire le strutture che aveva costruito, armato di un martello pneumatico.
La scena ha attirato l’attenzione di passanti e lavoratori, che hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine. Gli agenti della Polizia di Stato, una volta giunti sul posto, hanno trovato l’operaio ancora impegnato nella distruzione. Interrogato dagli ufficiali, il giovane ha spiegato di aver ricevuto continue promesse non mantenute e di essere stato costretto a sollecitare ripetutamente il pagamento, senza successo.
Nel corso dell’intervento, un collega dell’operaio è intervenuto per placare gli animi, informando il giovane che il pagamento sarebbe stato effettuato nei giorni successivi, come assicurato dal proprietario del cantiere. Nonostante la tensione del momento e le possibili azioni legali per ottenere giustizia, non sono state presentate denunce e si è deciso di attendere fiduciosi che la situazione venisse risolta pacificamente.
Questa vicenda solleva questioni importanti sulla tutela dei lavoratori e sull’efficacia dei metodi di protesta nel reclamare i propri diritti.
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